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Cibo, una storia di condivisioni

| Redazione

Tempo di lettura: 2 minuti

Gran parte delle prodotti agricoli che allietano le nostre tavole non sono originari del Mediterraneo ma di paesi molto lontani da noi In occasione dell’apertura dell’Expo universale di Milano, Luca Novelli (Milano, 1947), popolare scrittore, disegnatore e giornalista, autore di una lunga serie di libri di scienze per ragazzi tradotti in 22 lingue, che collabora […]

Gran parte delle prodotti agricoli che allietano le nostre tavole non sono originari del Mediterraneo ma di paesi molto lontani da noi

In occasione dell’apertura dell’Expo universale di Milano, Luca Novelli (Milano, 1947), popolare scrittore, disegnatore e giornalista, autore di una lunga serie di libri di scienze per ragazzi tradotti in 22 lingue, che collabora con RAI, WWF e una serie di musei e università, ricorda che “gran parte delle prodotti agricoli che allietano le nostre tavole e titillano la creatività dei nostri chef non sono originari del Mediterraneo ma di paesi molto lontani da noi. Il grano e la vite discendono da ceppi coltivati in origine nella Mezzaluna Fertile, il riso da varietà coltivate nel sud est asiatico. Provengono dal lontano e vicino Oriente l’arancio, il mandarino, il mandorlo, il pesco, l’albicocco, il ciliegio e il melo.

Provengono dalle Americhe la patata, il pomodoro, il peperone, la zucca, lo zucchino e il mais. La lenticchia dalla Mesopotania. L’olivo dalla Siria e il melone dall’Africa. Persino il cetriolo è originario dell’India. Togliendo dal nostro frigorifero i frutti e gli ortaggi  “immigrati” rimarrebbe ben poco nei nostri piatti. Se queste “cultivar” potessero raccontarci  il loro viaggio fino alle nostre tavole si potrebbe ricostruire la storia dell’umanità degli ultimi ventimila anni. Sarebbe una storia più di condivisioni che di invasioni e potrebbe svelare l’origine di uno dei miti fondanti della nostra cultura, quello del Giardino dell’Eden, dove il Signore “vi fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l’albero della vita e l’albero della conoscenza del bene e del male”.

L’ultima fatica letteraria di Luca Novelli è il libro AYUBOWAN / I wish you a long life / To the Garden of Eden and back, edito in lingua inglese da Francesco Brioschi Editore in contemporanea a EXPO 2015.

La storia del giardino dell’Eden, una metafora dellanascita dell’agrociltura, è raccontata da Novelli anche in articolo pubblciaot dal blog di Salvatore Giannella.

Leggi l’articolo di Luca Novelli sul Giardino dell’Eden

 

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".eco", rivista fondata nel 1989, è la voce storica non profit dell'educazione ambientale italiana. Intorno ad essa via via si è formata una costellazione di attività e strumenti per costruire e diffondere cultura ecologica e sostenibilità.