Si è svolto al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino il concerto finale della stagione musicale dell’Orchestra Polledro, che è stato dedicato per l’occasione ai trent’anni compiuti quest’anno dalla nostra rivista. Al Direttore Bisio e al suo staff vanno i ringraziamenti della redazione di “.eco”.
Folto il pubblico, cui si sono uniti il direttore di “.eco” Mario Salomone , collaboratori e lettori della rivista (che era presente anche con un suo banchetto, nella foto) e personalità del mondo culturale e ambientale cittadino.
“Nell’armonia delle differenze” è il titolo del concerto dedicato a tre musicisti, Juan Crisóstomo, Felix Mendelssohn e Louise Farrenc vissuti nella prima metà dell’800, origine rispettivamente spagnola, tedesca e francese. Un viaggio quindi nell’Europa unita dalle note, alla vigilia dell’importante appuntamento elettorale e nel giorni in cui si celebrava l’annuale festa dell’Europa.
Juan Crisóstomo, compiuti i primi studi nella propria città, Bilbao, si trasferì a Parigi per studiare presso il Conservatorio di Musica; tuttavia, quando il compositore aveva solo vent’anni, una malattia polmonare causò la sua morte. L’opera Los Esclavos Felices è stata riprodotta al concerto nella sua seconda versione, revisionata durante gli studi a Parigi.
Felix Mendelssohn Bartholdy è influenzato dai modelli classici di Mozart e Beethoven e dalle più recenti influenze romantiche, in particolare Hummel e Weber. Il Concerto in re minore per violino, pianoforte e orchestra d’archi fu composto all’età di 14 anni.
Louise Farrec ottenne il posto di insegnante di pianoforte al Conservatorio di Parigi, posizione tra le più prestigiose in Europa, che mantenne per trent’anni. È l’autrice della terza Sinfonia in sol minore, legata ai modelli tedeschi di Schumann e Mendelssohn, che all’epoca ottenne un grandissimo successo.