Le Regioni: rilanciare l’educazione ambientale

Verso una “una Rete di Reti”. Rilanciare il sistema INFEA, informazione, formazione e educazione ambientale: questo l’impegno delle Regioni e delle Province autonome che hanno ratificato il documento finale della conferenza nazionale organizzata dalla Regione Sardegna lo scorso anno a Cagliari. In chiave, anche, di maggior apertura verso tutte le componenti sociali e produttive e di sviluppo di scambi di esperienze a livello nazionale e internazionale.

Le pagine del sito tematico della Regione Sardegna dedicato alla difesa dell’ambiente

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 1° agosto 2019 ha approvato il documento finale della Conferenza nazionale per il rilancio del sistema INFEA (informazione, formazione e educazione, ambientale) tenutasi a Cagliari il 22-23 novembre 2018 e cui anche la Rete WEEC aveva partecipato.

Cagliari, Conferenza nazionale NINFEAS. Nella foto, l’intervento del Segretario generale della rete mondiale di educazione ambientale (WEEC Network) Mario Salomone

Il testo integrale è pubblicato sul sito www.regioni.it.
La Conferenza nazionale voluta dalla Regione Sardegna nella sua qualità di coordinatrice della Commissione ambiente e energia per il rilancio del sistema INFEA (informazione, formazione e educazione, ambientale) aveva espresso l’impegno per il rilancio e l’innovazione del Sistema INFEA, facendo tesoro dell’esperienza fino ad ora vissuta ma con una forte volontà di innovazione e potenziamento verso una Rete di Reti, inclusiva, competente e riconosciuta a livello istituzionale; lo scopo è che il Sistema, nel prossimo decennio, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, possa costituire una vera e propria infrastruttura a carattere materiale e immateriale per la promozione della cultura e dell’economia della sostenibilità nel nostro Paese.
Il documento uscito dai lavori della conferenza nazionale del novembre 2018 a Cagliari pone l’accento sul ruolo complesso dell’educazione alla sostenibilità ambientale: «L’azione educativa – si legge – si fonda oggi su una pluralità di strumenti quali, tra gli altri, azioni fortemente caratterizzate da una struttura pedagogica; azioni di informazione e sensibilizzazione; interventi nei processi di partecipazione e nella costruzione di reti di scambio e relazioni; azioni di formazione e aggiornamento delle figure professionali che la nuova dimensione della sostenibilità ambientale richiede e azioni riconducibili alla costruzione di processi di life long learning; azioni di ricerca e sperimentazione».
L’educazione ambientale, sottolinea tra l’altro il documento ora fatto ufficialmente proprio da Regioni e Province autonome, si configura come un processo di partecipazione, di apprendimento collettivo e di acquisizione della conoscenza, che deve coinvolgere non solo le scuole ma tutte le fasce di cittadini e i membri della società (governi, autorità locali, università, imprese, consumatori, organizzazioni non governative, ecc.) in un’ottica di life long learning, per creare una consapevolezza (awareness) ambientale, promuovere l’adozione di stili di vita e comportamenti ambientalmente corretti, promuovere l’economia circolare i consumi e i modelli produttivi orientati alla sostenibilità. Ne fanno interamente parte i problemi della povertà, della salute, della sicurezza degli alimenti, della compartecipazione, dei diritti umani e della pace (in accordo con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e con quanto indicato dall’UNECE nel 2005).

Un forte impegno istituzionale

Le Regioni e le Province autonome si sono impegnate a portare nelle sedi istituzionali di confronto con lo Stato (Conferenza Stato-Regioni e P.A.) le risultanze e le istanze della Conferenza di Cagliari.
Le Regioni e le Province autonome si sono inoltre impegnate a interessare le proprie Presidenze, i Centri regionali di Programmazione, tutti gli assessorati regionali perché sviluppino sinergie nel promuovere la comunicazione, l’informazione e l’educazione ambientale come elemento trasversale inerente tutte le politiche regionali.
Con l’approvazione del documento della Conferenza organizzata dalla Region Sardegna le Regioni e le Province Autonome si impegnano dunque a potenziare e innovare i propri sistemi INFEA regionali in chiave di maggior apertura verso tutte le componenti sociali e produttive (sistemi aperti e inclusivi), di sviluppo di scambi di esperienze a livello nazionale e internazionale (reti di relazioni e cooperazione), di miglioramento delle capacità di comunicazione esterna e coinvolgimento dei mezzi di comunicazione e di utilizzo del web, di maggior ascolto dei bisogni reali di sostenibilità e coesione sociale delle diverse realtà territoriali (territorialità), di promozione della sperimentazione e della ricerca in campo educativo verso approcci esperienziali e sistemici, di acquisizione di maggiori competenze professionali e di miglioramento della qualità dei servizi offerti.

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