Migliorare la qualità dell’informazione “green” e accompagnare l’Italia verso la sostenibilità.
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La Federazione Italiana Media Ambientali elegge i propri rappresentanti e guarda al futuro
Siti web, blogger, esperti in campo ambientale, operatori del social network, organi d’informazione, giornalisti e comunicatori d’impresa. È la composizione della Federazione Italiana dei Media Ambientali (FIMA) che ha celebrato nei giorni scorsi a Rimini, durante la fiera Ecomondo, la prima assemblea generale, con l’obiettivo di condividere il programma di lavoro per il 2014 ed eleggere i propri rappresentanti per il triennio 2014-2016.
Mario Salomone (direttore di .Eco) è stato eletto presidente e Marco Fratoddi (direttore de La Nuova Ecologia) segretario generale. I soci della FIMA hanno inoltre votato gli altri componenti dell’ufficio di presidenza: Rosy Battaglia (giornalista freelance e animatrice della campagna “Cittadini reattivi”), Tullio Berlenghi (giurista ambientale), Paola Bolaffio (direttrice di Giornalisti nell’Erba), Sergio Ferraris (direttore di Qualenergia), Giuseppe Lanzi (amministratore di Vita Makers), Letizia Palmisano (blogger) e Roberta Ragni (direttrice della testata Greenbiz).
La FIMA è stata fondata nell’aprile scorso durante il Festival internazionale del giornalismo di Perugia, al termine di una lunga fase preparatoria che ha coinvolto decine di testate ecologiste e molti operatori nel campo della comunicazione ambientale con l’obiettivo di favorire una maggiore diffusione dei contenuti ambientali. A questo fine l’associazione, unica in Europa con queste caratteristiche, può contare anche su un comitato scientifico eletto nel corso dell’assemblea generale di Rimini e composto da autorevoli personalità della ricerca, dell’associazionismo e della comunicazione (Aurelio Angelini, Alessandra Astolfi, Gianfranco Bologna, Alessandro Caramis, Andrea Cerroni, Antonio Ferro, Walter Ganapini, Pietro Greco, Simonetta Lombardo, Luca Mercalli, Luigi Pellizzoni, Beppe Rovera, Massimo Scalia, Sergio Scamuzzi, Gianni Silvestrini, Alex Sorokin, Sergio Vazzoler).
I prossimi passi saranno l’istituzione di alcuni gruppi di studio, tra cui sulla qualità dell’informazione a proposito di cambiamenti climatici, dei nuovi stili di vita e delle conseguenze sanitarie dei fattori d’inquinamento, l’organizzazione di seminari rivolti ai molti giovani che guardano con interesse all’informazione ambientale, la formulazione di alcuni “position papers” che scandiranno gli appuntamenti da qui ai prossimi tre anni: «L’interesse verso le tematiche ambientali da parte dell’opinione pubblica anche in Italia è cresciuto moltissimo durante gli ultimi anni – spiega Mario Salomone – Vogliamo aprire un ponte con l’intero mondo dell’informazione e con la società civile, la pubblica amministrazione, la scuola, l’università e le imprese per rafforzare, attraverso un’alleanza fra operatori impegnati a diverso titolo in questo ambito, i processi di sostenibilità in atto nel nostro paese»
Torino, 13 novembre 2013
Federazione Italiana Media Ambientali
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