Parlare di migrazioni a scuola e all’università In preparazione un numero monografico di .eco Sappiamo bene che cambiamenti climatici, sovrasfruttamento dell’ambiente, guerre (a loro volta frutto della competizione crescente per risorse sempre più scarse) e povertà stanno provocando migrazioni forzate di masse enormi di esseri umani e che questo drammatico fenomeno è destinato ad […]
Parlare di migrazioni a scuola e all’università
In preparazione un numero monografico di .eco
Sappiamo bene che cambiamenti climatici, sovrasfruttamento dell’ambiente, guerre (a loro volta frutto della competizione crescente per risorse sempre più scarse) e povertà stanno provocando migrazioni forzate di masse enormi di esseri umani e che questo drammatico fenomeno è destinato ad accentuarsi.
Le migrazioni, con il loro tragico corredo di vittime e di emergenze umanitarie, sono alla base anche di sconvolgimenti sociopolitici che stanno modificando opinione pubblica, istituzioni, orientamenti elettorali, relazioni internazionali, approcci culturali. La risposta a una delle più grandi sfide del nostro secolo è anche o forse in primo luogo educativa, per la profondità e la lunga durata di un fenomeno complesso in cui confluiscono i molti aspetti, tra loro interconnessi, dell’epoca che stiamo vivendo.
Di tutto questo si occuperà prossimamente .eco, la rivista italiana di riferimento dell’educazione ambientale.
Quanto questi temi sono entrati o dovranno entrare nella scuola e nell’università? Quali esperienze didattiche potete raccontare? Quanto e come questa sfida è sentita da docenti, studenti e dalle istituzioni educative nel loro insieme?
Scrivetelo (testi al massimo di 4.000 caratteri) a .eco entro il 15 settembre.
Per contatti: eco@educazionesostenibile.it