Il 10 ottobre si celebra la “Giornata europea contro la pena di morte“. In occasione della commemorazione, il Consiglio d’Europa, che non smette di lottare per la sua abolizione a più ampio raggio, ha deciso di avviare una riflessione sullo slogan della campagna “La pena di morte non è giustizia” ed esaminare le pene alternative […]
Il
10 ottobre si celebra la “
Giornata europea contro la pena di morte“. In occasione della commemorazione, il Consiglio d’Europa, che non smette di lottare per la sua abolizione a più ampio raggio, ha deciso di avviare una riflessione sullo slogan della campagna “
La pena di morte non è giustizia” ed esaminare le pene alternative di cui dispongono i sistemi di giustizia penali. Esperti provenienti dalla
Slovenia e dalla
Svezia, paesi rispettivamente a capo della Presidenza del Consiglio d’Europa e dell’Unione europea, si confronteranno in un dibattitto in diretta registrato a Straburgo davanti a un pubblico, e ritrasmesso su scala mondiale su Internet in onore di questa giornata.
Ci sarà poi una sessione di domande/risposte sul sito di social network Twitter, in cui il Consiglio esporrà le proprie argomentazioni evidenziando le ragioni della propria opposizione totale alle esecuzioni.
La tesi fondamentale è che la pena di morte è una violazione dei diritti umani fondamentali, che non offre alcun contributo costruttivo agli sforzi della società nella lotta contro il crimine violento, ed è priva di effetto deterrente. Inoltre viola il diritto alla vita, è irrevocabile e può essere inflitta a innocenti. L’abolizione della pena di morte contribuisce all’innalzamento della dignità umana e al progressivo sviluppo dei diritti umani.
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