Negli straordinari incontri romani a Palazzo Rospigliosi, il pomeriggio del 20 maggio è stato animato dalla quinta sessione, dal titolo “Educazione e Natura”. Speakers d’onore: l’ex Ministro dell’Istruzione del Regno del Bhutan T. S. Powdyel e David Orr, professore all’Oberlin College (USA), membri del board internazionale WEEC Network.
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“Ci vuole un apprendimento libero da un’indebita dipendenza da costosi gadgets”. Una riflessione dal Bhutan, tessera della comunità planetaria di destino. Anche il piccolo regno himalayano è in quarantena e le case diventano aula. Takur S Powdyel, già ministro dell’istruzione e autore di “La Mia Scuola Verde”, propone: lasciamo gli studenti liberi di esplorare e di trovare modi innovativi e originali per dimostrare quanto hanno imparato. Ma in primo luogo occorre ricordarsi che la Vita è il principio base dell’apprendimento ed è la priorità “Numero 1”.
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Ricorre il 20 marzo la Giornata internazionale della felicità (ispirata all’esperienza del Bhutan), che di fronte al dilagare della pandemia propone trenta piccole azioni di solidarietà e di speranza. “Keep Calm, Stay Wise & Be Kind” la parola d’ordine.
Ai margini dell’ambiente. Parliamo di classi sociali e di uguaglianza/disuguaglianza sociale. La società globale e locale è ben poco solidale, le associazioni di volontariato non sono in grado di fronteggiare, da sole, la povertà crescente e, quindi, di creare, da sole, spazi estesi di solidarietà sociale e cresce la frammentazione sociale. Ma la felicità o è collettiva o non è: non può essere felice chi è in preda al bisogno. Libri e convegni ne hanno discusso recentemente.
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