Villetta bifamiliare passiva
Il Gruppo Rockwool, sta terminando proprio in questi giorni la costruzione di una villetta bifamiliare “passiva”. Alcuni dati? Per il
L’edificio è stato progettato dall’architetto Fabio Zamuner e verrà ultimato nel Comune di Oderzo (TV), ad opera del Gruppo Rockwool, che ha sede centrale in Danimarca, ma è presente ormai da anni sul mercato italiano, considerato il maggior produttore a livello mondiale della lana di roccia, materiale ecocompatibile, utilizzato per l’isolamento termico ed acustico.
Il progetto rientra nell’A-Class Bureau, piattaforma virtuale per la progettazione efficiente, che mette insieme i progetti che hanno raggiunto una classe di eccellenza dal punto di vista energetico.
Ma cosa si intende per villetta “passiva”?
Non è altro che un edificio capace di soddisfare da sè tutto o parte del proprio fabbisogno energetico. L’involucro esterno dell’abitazione è fortemente isolato, attraverso vetri e serramenti isolanti, ed è ventilato meccanicamente a doppio flusso con un recuperatore di calore e scambiatore aria-terra.
Va da sé la realizzazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di acqua calda ad uso sanitario, per la produzione di energia elettrica e per il riscaldamento. La caldaia è a condensazione, di ultima generazione con alto rendimento e bassissime emissioni di gas serra.
Per facilitare il posizionamento di “collettori solari” il tetto è stato pensato come una superficie piana con una coperture a maggior pendenza. I costi saranno abbondantemente recuperati grazie al Conto energia, che consentirà non solo di recuperare l’investimento ma, negli anni, di risparmiare notevolmente sui costi con il merito di produrre energia pulita.
Sul lato nord del fabbricato sono stati inseriti elementi in legno ad alta densità, e sono stati collocati locali accessori, con aperture ridotte al minimo.Ogni lato della villetta è stato studiato nel dettaglio, ad esempio per ottenere il massimo irraggiamento solare nei mesi invernali sono state realizzate grandi vetrate sui lati sud ed ovest, che saranno protette dall’irragiamento solare estivo e dal conseguente riscaldamento, grazie a tende filtranti-oscuranti motorizzate attraverso un impianto demotico. Le grandi vetrate serviranno anche per sfruttare l´illuminazione naturale soprattutto nei mesi invernali.
Ed è stato previsto anche il recupero delle acque meteoriche per l’irrigazione del giardino, associato ad una pavimentazione assolutamente non impermeabili.
Non c’è che dire, come sempre l’ottimizzazione e l’utilizzo delle risorse ambientali si traduce in riduzione dei costi ed in questo caso anche in un forte guadagno dal punto di vista estetico, con elementi ad alto impatto visivo (grandi vetrate).
Attendiamo con ansia la fine dei lavori, e le considerazioni delle fortunate famiglie che andranno ad abitare in questa casa, il cui aggettivo “passivo” non rende l’idea della sua grandiosità!
Per info: A-Class Bureau
16 novembre 2009
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