Contro la demonizzazione di un uomo giusto, in collaborazione con Fabrizio Cracolici e con la musica e i testi del cantautore Marco Chiavistrelli, si è voluto scrivere una canzone per aiutare Mimmo Lucano. Lo scopo è quello di fare qualcosa di concreto e di fargli capire che non è solo, e che chi dà aiuto riceve aiuto, perché solo uniti ci si salva.
La canzone-video segna un percorso quasi drammatico ed eroico del protagonista che legge il proprio destino in opere di bene e solidarietà. Tuttavia, egli viene schernito e degradato da una giustizia che considera associazione a delinquere aiutare profughi perseguitati dalla vita. Profughi in fuga da miserie infami, guerre e terrori, torture di ogni tipo e violenza nei campi di concentramento libici e non solo. Fare del bene è reato, l’innocenza una stoltezza, la giusta procedura dell’accoglienza, che spesso travalica regole e condotte mentali ispirate al respingimento e alla fortezza Europa, diventa un essere fuorilegge antilegale.
Pare un mondo alla rovescia: il bene che diventa male e il male opportunismo e odiosa furbizia. Ma a noi il viaggio di Mimmo piace, perché è anche il nostro viaggio. È il viaggio dell’accoglienza, della speranza verso l’eguaglianza, del bene che resta bene e non viene trasformato in demone. È il percorso della libertà che si fa vita, diritto e desiderio di benessere e felicità in ogni patria contrada, valle, angolo del mondo.
Il video è di Fabrizio Cracolici e Laura Tussi. La musica è di Marco Chiavistrelli (testo, voce, chitarra acustica), Simone Sandrucci (banjo, percussioni, campane, piatti e timpani). Il brano è stato registrato presso lo studio La Tana del Bianconiglio, Montecchio di Piccioli, Pisa.