Il tema dei rifiuti è da almeno un decennio di grande attualità: articoli su quotidiani e settimanali, riviste e libri specializzati, dibattiti e documentari alla TV, fotografie e blog su Internet portano l’argomento alla nostra attenzione per sottolineare un problema che diventa incontrollato in molte città d’Italia e/o del mondo.
Poiché la quantità dei rifiuti nella nostra società opulenta continua ad aumentare, il problema rischia di diventare sempre più ampio e le soluzioni non sono né saranno facili, univoche e rapide. Diventa quindi indispensabile che i giovani non solo discutano tra loro e con gli adulti dell’argomento ascoltino e/o leggano i pareri degli esperti, vedano, da spettatori, immagini e fotografie sul web, ma anche “si cimentino” sul campo con progetti realizzando in tal modo il famoso learning by doing, riflettano sull’argomento e attuino quotidianamente comportamenti per la raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti. Certamente, data la globalizzazione del problema, il problema non verrà risolto nel breve periodo, ma si avvieranno cicli positivi a vantaggio del singolo e della comunità e i giovani diventeranno protagonisti di quel miglioramento che non solo dobbiamo chiedere agli altri, ma in cui noi, giorno dopo giorno, siamo coinvolti, perché “la gestione dei rifiuti non si trasformi in una sorta di fatica di Sisifo -come afferma M. Pallante nella prefazione del libro di D. Pelanda A munnezza -in cui i tentativi di eliminarli vengono frustrati dalle quantità sempre maggiori di merci prodotte e dismesse”.
Quest’anno scolastico gli studenti della scuola media statale di Ciriè, plesso “Adolfo Viola” e plesso “Nino Costa”, con il professor Davide Pelanda e altri docenti hanno svolto un’attività di Educazione Ambientale sul tema dei rifiuti. Tale lavoro ha permesso l’analisi della situazione dei rifiuti nel nostro territorio, in particolare nel Canavese, ed altresì ha avviato la riflessione sul problema, spesso lasciato in secondo piano, attraverso l’adozione di un metodo scientifico. Il programma prevedeva alcune uscite sul territorio. Una di queste è stata all’auditorium della scuola dove le classi hanno incontrato un tecnico della CISA (Consorzio Intercomunale Smaltimento dei rifiuti), che ha mostrato loro attraverso delle diapositive, dove vengono smaltiti i rifiuti riciclabili, spiegando cosa significa riciclare e che cos’è un imballaggio. Il programma è proseguito con appuntamenti tutti i mercoledì con il professore che spiegava alcune questioni riguardanti le problematiche sui rifiuti:dai rifiuti gettati in mare a quelli nello spazio, fino a giungere a quelli tossici e nucleari, arrivando a quelli domestici. In seguito c’è stata un’intera mattinata nell’impianto di cogenerazione di Grosso Canavese dove i ragazzi sono stati introdotti al funzionamento di un centro di raccolta, focalizzando su cosa si può riutilizzare e su come viene trasformata l’immondizia in biogas ed in energia elettrica, nonchè sui vari significati di tante parole legate all’immondizia.
In seguito, in ogni plesso, è stato realizzato un presepe fatto interamente con materiale riciclato. E’ stato infine approntato un questionario per “indagare” su come le famiglie delle classi gestiscono i rifiuti che producono e il loro quantitativo. In ultimo gli studenti hanno raccolto la documentazione fotografica da loro prodotta nell’arco del progetto sull’abbandono indiscriminato di rifiuti andando a spasso per Ciriè e dintorni. Sono stati inoltre elaborati questionari, tabelle e grafici.
Gli obiettivi principali a inizio progetto erano:
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suscitare una riflessione sul problema dei rifiuti come strumento per educare gli studenti ad analizzare le conseguenze di comportamenti e di atti individuali e collettivi. Attraverso la ricerca di dati e informazioni, nella realtà vicina e in rete, costruire un sapere collettivo
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educare all’analisi del problema dei rifiuti come conseguenza di comportamenti individuali e collettivi e come assunzione di responsabilità per il Bene Comune
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comprendere la differenza tra le diverse tipologie e pratiche di gestione dei rifiuti operare confronti tra dati, norme, politiche; comprendere ruoli, comportamenti e responsabilità di soggetti e enti
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costruire un questionario, saper analizzare dati e informazioni: redigere un rapporto di sintesi, fare proposte, intervistare operatori pubblici del settore.
Il punto di arrivo è stato la stesura di un rapporto-dossier che rappresentasse la rielaborazione delle conoscenze acquisite e portasse alla presa di coscienza che l’assunzione di responsabilità individuale e collettiva è un atto fondamentale per il rispetto dell’ambiente e per dare un prezioso contributo ad uno sviluppo eco-compatibile. Tale rapporto verrà pubblicato nel numero di marzo sulla rivista .Eco, mensile che si occupa di tematiche didattico-ambientali.
Infine è previsto l’allestimento, all’interno delle scuole, di una mostra fotografica con materiale raccolto durante le uscite sul territorio.
Approfondimenti:
Vocabolario minimo sui termini riguardanti i rifiuti
Visita all’ecostazione e all’impianto di co-generazione di Grosso Canavese, testimonianza di Arianna Semprini (classe 2C plesso “N.Costa”)
I rifiuti nel mondo: alcuni esempi, testimonianza di Arianna Poletto (classe 2C, plesso “A. Viola”)
I telefoni cellulari e lor riciclo, testimonianza di Arianna Poletto (classe 2C, plesso “A.Viola”)
I rifiuti prodotti dai supermercati: i dati dell’IPERCOOP
Tetrapak: lettera alla Presidente CISA sull’argomento, a cura degli alunni delle classi 2C Scuola Media Statale Plesso “N. Costa” e 2E Scuola Media Statale Plesso “A. Viola” di Ciriè
I comuni “Ricicloni”, a cura di Maddalena Vallino (classe 2C, plesso “N. Costa”)
I cristiani e i rifiuti, testimonianza di Luca Brach Papa (classe 2C, plesso “N. Costa”)
Risultati del questionario sulla gestione dei rifiuti nelle nostre famiglie: tabella e grafico
La Raccolta Differenziata, testimonianza di Arianna Poletto (classe 2E, plesso “A. Viola”)
Gli Inceneritori o Termovalorizzatori,a cura di Andrea Sbrazzato, Matteo Guglielminotti, Umberto Vingiano (classe 2E ,plesso “A.Viola”)
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