Il nuovo documentario di Ermanno Olmi, Terra Madre, ha inaugurato, alla Biennale di Berlino (5-15 febbraio) giunta alla sua 59a edizione, la sezione speciale Culinary Cinema, un omaggio ai film che trattano tematiche culinarie ed ecologiche. La rassegna che affronta questioni quali la sostenibilità dello sviluppo e la nuova economia.
Il nucleo di Terra Madre ha preso avvio dalle omonime convention mondiali delle comunità del cibo organizzate da Slow Food a Torino nel 2006 e nel 2008, ispirate al futuro dell’alimentazione, dell’agricoltura e della biodiversità.Prodotto da Cineteca di Bologna e ITC Movie con la collaborazione di Rai Cinema, e realizzato con il sostegno del ministero per i Beni culturali, Terra Madre è il frutto di un lavoro complesso nato dalla complicità tra il fondatore di Slow Food Carlo Petrini ed Ermanno Olmi, uniti dalla passione verso il mondo contadino affluito copiosamente ai raduni mondiali nel capoluogo piemontese. Lì sono cominciate le riprese e con esse un percorso di crescita del regista che dal 2006 si è protratto fino all’autunno del 2008 con il nuovo Forum di Terra Madre, organizzato con il supporto del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, la Cooperazione Italiana allo Sviluppo e il Ministero degli Affari Esteri (Regione Piemonte, Città di Torino).
Il documentario di Olmi, che dura un’ora e mezza, racconta con immagini di repertorio, spezzoni dell’incontro Terra Madre e musiche suggestive che riproducono alcuni dei suoni più evocativi della Natura, come si possa invertire il senso di marcia ricercando un rapporto più intimo, confidenziale ed armonico proprio con la Terra, con i suoi ritmi e i suoi fragili equilibri.
Dopo l’anteprima mondiale a Berlino, Terra Madre aprirà le danze a Slow Food on Film 2009, la seconda edizione del Festival Internazionale di cinema e cibo promosso dal movimento Slow Food e dalla Cineteca del comune di Bologna, dal 6 al 10 maggio prossimi. Negli stessi giorni uscirà nelle principali sale italiane, distribuito dalla Bim.
Il Festival promuove una nuova consapevolezza critica nella cultura alimentare, mostrando film, cortometraggi, documentari e serie tv che propongono un discorso intelligente e innovativo sul cibo inteso come cultura di un Paese, sulle contraddizioni del settore agroalimentare (implicazioni sociali,economiche e ricadute ambientali) e sulla memoria gastronomica come patrimonio irrinunciabile da tutelare e trasmettere alle generazioni future.
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