8.500 visitatori la prima giornata e 6.000 la seconda. Questi i numeri di Fa’ la cosa giusta, la fiera svoltasi dal 30 ottobre al 1 novembre a Trento. Nonostante si svolgesse nei giorni di festività dei Santi la fiera è stata accolta con grande entusiasmo e partecipazione. Un immenso spazio dedicato agli stili di […]
8.500 visitatori la prima giornata e 6.000 la seconda. Questi i numeri di Fa’ la cosa giusta, la fiera svoltasi dal 30 ottobre al 1 novembre a Trento. Nonostante si svolgesse nei giorni di festività dei Santi la fiera è stata accolta con grande entusiasmo e partecipazione.
Un immenso spazio dedicato agli stili di viti sostenibili e solidali, l‘agricoltura biologica e le associazioni no profit. Dai libri alle marmellate, dai vestiti alla cosmesi, dalle cooperative ai pannelli solari, non c’era stand che non accogliesse un fiume di gente. Impossibile anche non trovare qualcuno con in mano una coppetta di gelato biologico o non si dedicasse agli assaggi di bruschette e torte, acquistabili con pochi euro (dall’euro della bruschetta ai 3 della torta tipica).
Uno spazio più grande di quello dedicato negli ultimi anni da Milano, viene da chiedersi perché visto che abitando già in mezzo alla natura ci si aspetterebbe che un interesse così elevato verso la sostenibilità arrivasse maggiormente dalla Lombardia.
Invece Trento stupisce tutti e durante la fiera offre anche laboratori per bambini e adulti, che si cimentano nell’autoproduzione di giochi, pane e dentifricio. E per chi volesse provare la gita con l’asino, uno stand all’aria aperta dedicato apposta a questa attività, con il protagonista (l’asino) presente.
Pranzi con 600 menu a cura di Slow Food con i cuochi di Terra Madre, tavole rotonde e un’ottima organizzazione. E per chi se la fosse persa, Fa’ la cosa giusta dà il suo appuntamento al prossimo anno.
S. G.
10/11/10