Skip to main content

Un esempio di riqualificazione urbana: vedute del/dal Rocciamelone

| Redazione

Tempo di lettura: 3 minuti

Un esempio di riqualificazione urbana: vedute del/dal Rocciamelone
Strade come corridoi, palazzi come stanze, piazze come salotti, città come casa: Vedute del/dal Rocciamelone rappresenta un incontro tra istituzioni e la comunità, per raggiungere insieme l’obiettivo della riqualificazione urbana

Sabato 5 ottobre si è svolta a Torino, in via Rocciamelone, la cerimonia di restituzione pubblica e di presentazione del ciclo pittorico “Vedute del/dal Rocciamelone”, ad opera del collettivo casadarT&cresciani.

Il progetto, che ha come obiettivo la riqualificazione urbana dell’area, prevedeva la realizzazione di quattro murales, ciascuno rappresentante le diverse sfumature delle stagioni. Ogni stagione è simbolicamente legata a una delle quattro virtù cardinali: Giustizia, Fortezza, Prudenza e Temperanza.

L’evento ha visto una grande partecipazione, con il susseguirsi di interventi. Al taglio del nastro erano presenti il capogruppo del PD Claudio Cerrato e i rappresentanti della Circoscrizione 4, tra cui il presidente Alberto Re, la coordinatrice per la cultura Sonia Gagliano e i consiglieri Gianvito Pontrandolfo e Angelo Castrovilli. Hanno partecipato anche i residenti del Condominio Rocciamelone e la rappresentanza dell’Unione edili e affini di Venaria Reale, tra cui alcuni ex membri degli Alpini.

L’importanza del progetto risiede nella riqualificazione urbana e la valorizzazione dell’azione della comunità locale. Dopo la conclusione della cerimonia, i partecipanti hanno visitato una piccola area espositiva allestita all’interno della sede di casadarT&cresciani, un’anteprima visiva del libro “Storia di un’idea – Il progetto integrato Borgo Vecchio Campidoglio” a cura dello Studio di Architettura Adorno.

Opera “Seduta-Mobile”

Non solo riqualificazione urbana. In mostra anche il progetto “InStradAr(t)e”: con la “Seduta-Mobile” si apre una riflessione artistica sullo spazio pubblico, realizzata da Silvia Marchionne e Gianluca Cresciani e patrocinata dalla Circoscrizione 4. L’installazione consiste in una panca mobile realizzata con parti di biciclette riciclate. “L’invito per il passante -spiegano i realizzatori-, è a sedersi, sostare anche soltanto per un minuto a contemplare, a guardarsi intorno, a vedere dove vive.

Incontro con la comunità

Il progetto mira a riqualificare gli spazi pubblici della città, rendendola più accogliente, sostenibile e a misura d’uomo, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Non poteva mancare, dunque, la partecipazione alla cerimonia di Casa dell’Ambiente, da sempre impegnata nella promozione di pratiche ecologiche e nella sensibilizzazione della cittadinanza.

Gianluca Cresciani (al centro) e Silvia Marchionne (a sinistra)

Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Silvia Marchionne e Gianluca Cresciani, autori delle pitture murali e del progetto “InStradAr(t)e”.

“L’iniziativa è partita dal Condominio Rocciamelone, con l’obiettivo di riqualificare gli spazi circostanti, affinché pedoni, residenti e passanti potessero riappropriarsi di questi luoghi, arricchiti dal valore della bellezza” ci ha detto Silvia Marchionne, che si è soffermata sul ruolo dell’arte come mezzo per promuovere la convivialità e il rispetto per i beni comuni.

“Lo spazio pubblico è di tutti ma non è di nessuno” ha detto Gianluca Cresciani, artista decoratore di superfici e architetture. “La questione centrale è: qual è lo scopo dell’arte pubblica? L’obiettivo è caratterizzare i luoghi affinché non rimangano spazi anonimi, ma diventino ambienti in cui le persone possano riconoscersi e orientarsi. L’arte pubblica deve connotare i luoghi parlando dei luoghi stessi. Il muro, un tempo spoglio, è ora completamente rivestito di colore e opere d’arte”.

Iconica l’analogia fatta: le strade sono come corridoi, i palazzi come stanze, le piazze come salotti e la città è la casa. Non è possibile slegare le tematiche che questo progetto raccoglie: riqualificazione urbana, rispetto verso gli altri e verso l’ambiente e gestione collettiva degli spazi.

‘’Questo progetto è importante perché la città appartiene e dovrebbe appartenere al cittadino. Principio fondamentale dell’educazione civica è soprattutto la tutela e la valorizzazione del bene comune”, ha concluso Silvia Marchionne.

Una possibile strada per il futuro?

L’iniziativa è stata apprezzata dalla comunità, che ha partecipato numerosa all’evento, consapevole che la sinergia tra arte e urbanistica rappresenta un approccio valido per la valorizzazione degli spazi urbani, che tornano ad essere luoghi abitati e a disposizione della comunità.

Casa dell’Ambiente nutre una forte convinzione nel potenziale di queste iniziative, l’entusiasmo per la partecipazione a futuri progetti che promuovano questa filosofia è palpabile. Siamo convinti che tali iniziative possano contribuire in modo significativo alla riqualificazione e alla valorizzazione dei nostri spazi urbani.

Scrive per noi

Redazione
Redazione
".eco", rivista fondata nel 1989, è la voce storica non profit dell'educazione ambientale italiana. Intorno ad essa via via si è formata una costellazione di attività e strumenti per costruire e diffondere cultura ecologica e sostenibilità.