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Il pensiero di Carofiglio: abbracciare l’errore e l’ignoranza per crescere

| Valerio Calzolaio

Tempo di lettura: 3 minuti

Il pensiero di Carofiglio: abbracciare l’errore e l’ignoranza per crescere
Carofiglio riflette su errore e ignoranza come parte essenziale dell’apprendimento, promuovendo il dubbio costruttivo, l’improvvisazione e l’accettazione dell’incertezza.

Elogio dell’ignoranza e dell’errore di Gianrico Carofiglio. Da tempo ci viene insegnato che sbagliare significa infrangere le regole, che l’errore è un fallimento. In molte situazioni, l’errore viene sempre considerato un danno. Inoltre, l’ignoranza è spesso vista come un segno di marginalità: per offendere qualcuno, basta etichettarlo come “ignorante”. Ma è ora di rivedere il nostro giudizio su errori e ignoranza.

L’errore è inevitabile nei processi di apprendimento e crescita. Riconoscerlo in anticipo o accettarlo con frequenza ci permette di svilupparci meglio e di raggiungere un maggiore equilibrio. L’errore non è quindi qualcosa da temere, ma una parte essenziale del nostro cammino di crescita.

L’ignoranza e la sua natura

Allo stesso modo, l’ignoranza, che ognuno di noi porta con sé, è infinita ed enciclopedica. Se la accettiamo con leggerezza o ci stupiamo di fronte alle nuove conoscenze, possiamo ottenere più successo e meraviglia. Per questo, dovremmo esercitare dubbi e incertezze su ciò che sappiamo, diciamo e facciamo, accettando che la nostra comprensione del mondo è sempre parziale e in evoluzione.

Il dubbio costruttivo e l’incertezza

Il concetto di “condanna oltre ogni ragionevole dubbio” è un principio fondamentale dei sistemi giudiziari penali, che implica una colpevolezza quasi certa. Nonostante ciò, molte condanne si sono rivelate erronee. Dal 1976 a oggi, negli Stati Uniti, numerosi criminali confessi sono stati poi scagionati grazie al test del DNA. Errori nelle indagini, incompetenza dei periti, valutazioni imprecise delle prove e pregiudizi degli investigatori hanno portato alla condanna di innocenti.

Le indagini migliori sono quelle fatte di errori, improvvisazione e un pizzico di fortuna. È fondamentale usare cautela, senso critico e un dubbio costruttivo. Per testare una congettura, è necessario cercare di demolirla. Questo principio vale anche per la ricerca scientifica e per le scelte quotidiane: avanzare per tentativi ed errori, fare scommesse non catastrofiche, adottare previsioni reversibili e accettare continui cambiamenti di rotta. Solo così possiamo adattare le nostre teorie e azioni ai progressi delle nostre conoscenze.

Gianrico Carofiglio e il suo messaggio

Gianrico Carofiglio, intellettuale e karateka, magistrato, deputato e scrittore, offre alcuni consigli utili per pensare e agire in società. Il suo stile è incisivo e raffinato; ogni capitolo, breve ma denso, è arricchito da aneddoti e citazioni, spesso tratte dalla sua esperienza personale. Non ci sono note a piè di pagina o disquisizioni teoriche, ma una sintetica bibliografia finale.

Nel primo capitolo, Carofiglio collega la ricerca della verità (non solo giuridica) al funzionamento mutevole della memoria. Nel secondo, esplora le predizioni errate fatte da grandi uomini, concludendo che “il rischio della stupidità riguarda tutti” e che un esperto è veramente preciso quando riconosce i limiti della propria competenza. Parte dalle definizioni di “errore” e “ignoranza”, suggerendo di relativizzare alcuni automatismi e pregiudizi.

L’improvvisazione e la sua preparazione

La preparazione per improvvisare è la più difficile: richiede flessibilità mentale e fiducia in sé. Si diventa capaci solo dopo aver affrontato esperienze che ci mettono alla prova, errori e ignoranza inclusi. Un eccessivo perfezionismo e pianificazione sono spesso dannosi. La storia della scienza è piena di scoperte casuali o di esperimenti non pianificati. La tecnica delle cadute, insegnata nelle arti marziali, è un esempio di come l’improvvisazione, sviluppata attraverso l’esperienza, porti a risultati positivi.

Gli innovatori, come Marshall e Warren in medicina o Fosbury nello sport, sono spesso inizialmente rifiutati. Questo ci insegna che l’innovazione richiede coraggio e la capacità di affrontare l’incertezza.

Errori, ignoranza e successo

Alcuni scienziati hanno analizzato a fondo le tipologie di errori, mentre altri suggeriscono di usare più spesso il “forse”. È vero, cadute, errori e ignoranza possono causare danni, a volte gravi. Eppure, Carofiglio sottolinea che accettare le proprie imperfezioni può renderci più amabili con noi stessi. Nel nono capitolo, riflette sul decalogo di Popper e su una citazione di Goethe, suggerendo che forse gli errori ci possono insegnare a essere più indulgenti con la nostra imperfezione.

Elogio dell’ignoranza e dell’errore
Gianrico Carofiglio
Scienza
Einaudi Torino
2024
Pag. 89 euro 12,50

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Scrive per noi

Valerio Calzolaio
Valerio Calzolaio
Valerio Calzolaio, giornalista e saggista, è stato deputato (1992-2006) e sottosegretario all’Ambiente (1996-2001). Ha pubblicato numerosi libri sul tema della migrazioni e dei profughi ambientali.