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Educazione ambientale, inizia con tante idee un nuovo anno di impegno

| Redazione

Tempo di lettura: 2 minuti

Il seminario nazionale della Rete WEEC Italia ha confermato la vivacità e la creatività dell’educazione ambientale italiana.

Un mondo di attori istituzionali e non che vuole costruire comunità

Dopo i primi interventi di apertura (leggi la cronaca su questo sito) il seminario nazionale organizzato dal 25 al 27 agosto dalla rete italiana WEEC (World Environmental Education Congress) in collaborazione con l’IBAF-CNR nella bella sede di Porano (presso Orvieto) è proseguito con un inquadramento dello stato dell’arte a livello internazionale e del nostro paese, a cura di Antonella Bachiorri (CIREA-Università di Parma) e quattro laboratori:

  1. Esplorazione reale e virtuale di un ambiente naturale – Annastella Gambini.
  2. Il ciclo di vita dell’high tech, come ne abbiamo parlato in Friuli-Venezia Giulia: strumenti audiovisivi e proposte per le scuole. Uno studio di caso – Paolo Fedrigo e Giada Quaino.
  3. Rappresentare il territorio, attraverso la narrazione e attraverso la toponomastica Tomaso Colombo e Daniele Zavalloni.
  4. Noi e gli altri animali: antropocentrismo e sguardo animale – Elena Pagliarino e Bobo Nigrone.

Una educazione che… rompe le scatole

La restituzione dei laboratori e la tavola rotonda coordinata da Elena Pagliarino con la partecipazione di Antonella Bachiorri, Antonio Bossi, Marco Fratoddi e Daniele Zavalloni hanno presentato una ricca serie di spunti e proposte.

Il valore generale e trasformativo dell’educazione ambientale (che è anche una educazione alla sostenibilità) è stato sottolineato un po’ da tutti. Viviamo dentro delle “scatole” nei vari momenti delle nostre giornate e della nostra vita e da queste scatole dobbiamo uscire, proprio grazie alla educazione ambientale, che lavora sulle interconnessioni e la complessità del mondo, nei suoi aspetti sociali e naturali.

La valutazione data dai partecipanti e le infinite interazioni proseguite con intensità nei giorni successivi su Whats App e Facebook (dove è anche nato un gruppo ad hoc “Fuori dalle scatole”) hanno mostrato un gruppo entusiasta, pieno di voglia di costruire comunità e di “fare rete”, composto da enti, insegnanti, cooperative, associazioni provenienti un po’ da tutta Italia.

Dopo il successo dell’incontro di agosto, altre iniziative sono in cantiere.

Per seguire le attività della rete italiana di educazione ambientale e per aderire visita le pagine dedicate di questo sito e la pagina Facebook WEEC Italia – Educazione Sostenibile

Per informazioni e contatti:

segreteria@weecnetwork.it

 

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".eco", rivista fondata nel 1989, è la voce storica non profit dell'educazione ambientale italiana. Intorno ad essa via via si è formata una costellazione di attività e strumenti per costruire e diffondere cultura ecologica e sostenibilità.