5° Giornata per il creato
Il 1° settembre la Chiesa celebra la 5ª Giornata per la salvaguardia del creato. Quest’anno “Custodire il creato, per coltivare
Il 1° settembre la Chiesa celebra la 5ª Giornata per la salvaguardia del creato. Quest’anno “Custodire il creato, per coltivare la pace” è il tema del messaggio dei vescovi italiani.
Papa Benedetto XVI ha più volte sottolineato l’importanza di gestire in modo equo le risorse della Terra al fine di garantire una convivenza pacifica fra gli esseri umani. Troppo spesso l’incetta delle risorse naturali che, nella maggior parte dei casi si trovano proprio nei Paesi poveri, causa sfruttamento e conflitti tra Paesi, ma anche al loro interno. Ancora oggi troppoa gente non ha loibero accesso a risorse fondamentali quali l’acqua, il cibo e le fonti energetiche, ecco perchè quest’anno la Giornata Mondiale del Cceato è dedicata allo stretto legame fra libero accesso ed equa distribuzione delle risorse fra i popoli per garantire la pace e rispetto per le generazioni future.
Papa Benedetto XVI ha più volte sottolineato l’importanza di gestire in modo equo le risorse della Terra al fine di garantire una convivenza pacifica fra gli esseri umani. Troppo spesso l’incetta delle risorse naturali che, nella maggior parte dei casi si trovano proprio nei Paesi poveri, causa sfruttamento e conflitti tra Paesi, ma anche al loro interno. Ancora oggi troppoa gente non ha loibero accesso a risorse fondamentali quali l’acqua, il cibo e le fonti energetiche, ecco perchè quest’anno la Giornata Mondiale del Cceato è dedicata allo stretto legame fra libero accesso ed equa distribuzione delle risorse fra i popoli per garantire la pace e rispetto per le generazioni future.
Mons. Angelo Casile, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro, commentando il messaggio della Cei per la Giornata, spiega: «il creato è un dono di Dio per la vita di tutti gli uomini. A motivare il nostro impegno per il creato – continua Casile – è la passione verso l’uomo, la ricerca della solidarietà a livello mondiale, ispirata dai valori della carità, della giustizia e del bene comune, vissuti nella fede e nell’amore di Dio».
«La responsabilità della Chiesa – continua mons. Casile – nei confronti del creato consiste nel difendere la terra, l’acqua e l’aria come doni della creazione appartenenti a tutti e nel proteggere soprattutto l’uomo contro la distruzione di se stesso».
«La responsabilità della Chiesa – continua mons. Casile – nei confronti del creato consiste nel difendere la terra, l’acqua e l’aria come doni della creazione appartenenti a tutti e nel proteggere soprattutto l’uomo contro la distruzione di se stesso».
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1 settembre 2010
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