Il cammino verso un mondo senza minacce nucleari: la seconda conferenza dell’ONU a New York
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La seconda conferenza dell’ONU sulla proibizione delle armi nucleari si è tenuta a New York, evidenziando l’importanza del Trattato TPNW per il disarmo. L’Italia ha scelto di non partecipare e non ha ancora ratificato il trattato, sollevando preoccupazioni sulla coerenza dell’impegno globale per la pace. Mentre l’Indonesia ha aderito al TPNW, l’assenza italiana rappresenta un’opportunità persa per contribuire al disarmo nucleare e costruire un futuro sicuro
Si è svolta a New York la seconda conferenza dell’ONU, ma l’Italia ha scelto di non partecipare.
Il percorso pacifista per un pianeta senza armi nucleari
L’evento ha avuto luogo presso il palazzo di vetro delle Nazioni Unite, dove si è tenuta la conferenza delle nazioni firmatarie del Trattato TPNW, finalizzato alla proibizione delle armi nucleari. Questo rappresenta un significativo segnale di speranza in un periodo segnato da crescenti conflitti e violenze, evidenziati dalla situazione in Ucraina e Palestina, oltre alle molteplici guerre in corso in varie parti del mondo.
Il Trattato TPNW dell’ONU: un passo importante verso il disarmo nucleare
Il Trattato TPNW dell’ONU emerge come uno strumento cruciale ed esclusivo, fondamentale per raggiungere l’ambizioso obiettivo del disarmo nucleare a livello universale. Il trattato mira all’abolizione, mediante mezzi legali, di tutti gli ordigni nucleari di distruzione di massa.
Durante l’evento, delegazioni di pacifisti provenienti da tutto il mondo si sono unite a New York. La seconda conferenza degli stati parte del Trattato ONU per la messa al bando delle armi nucleari ha visto la partecipazione di rappresentanti di nazioni provenienti da ogni angolo del globo. Il dibattito sulla sicurezza globale, tenutosi presso il palazzo di vetro delle Nazioni Unite, ha assunto una risonanza senza precedenti, evidenziando l’importanza e l’urgenza di affrontare la questione del disarmo nucleare a livello internazionale.
Un traguardo riconosciuto globalmente: la firma e l’entrata in vigore del Trattato TPNW
Il Trattato TPNW rappresenta un passo cruciale verso la creazione di un mondo libero dalle minacce delle armi nucleari e di tutti gli ordigni di distruzione di massa. Questo trattato è il primo accordo internazionale legalmente vincolante che si impegna per la completa proibizione degli ordigni nucleari, rendendoli illegali e tracciando un percorso pacifista verso la loro totale abolizione ed eliminazione.
Adottato in sede ONU il 7 luglio 2017, il Trattato è entrato in vigore il 22 gennaio 2021. La sua importanza è stata riconosciuta a livello globale quando nel 2017 ha valso alla Rete e campagna internazionale ICAN il Premio Nobel per la pace. Tutti noi, pacifisti, siamo portavoce e testimoni di questo riconoscimento nei nostri rispettivi ambiti di azione a livello locale, nazionale e internazionale.
Il Trattato TPNW rappresenta un impegno concreto e giuridicamente vincolante per la proibizione totale delle armi nucleari, contribuendo a costruire un futuro in cui tali minacce non costituiranno più una sfida per la sicurezza globale.
Il ruolo dell’Italia e le sfide della collaborazione internazionale
Il panorama globale attuale richiede un impegno concreto per promuovere la pace e la sicurezza mondiale, e il Trattato ONU per la messa al bando delle armi nucleari (TPNW) emerge come uno strumento legale e legittimo per perseguire tale obiettivo. Tuttavia, è cruciale sottolineare che, al momento, l’Italia non ha ancora ratificato questo trattato fondamentale e ha scelto di astenersi dalla partecipazione alla Conferenza degli stati membri, assumendo il ruolo di stato osservatore.
Il movimento pacifista internazionale segue attentamente l’evento, e diverse delegazioni si sono riunite a New York. La decisione dell’Italia di non ratificare il Trattato e di astenersi dalla Conferenza solleva interrogativi sulla coerenza dell’impegno globale per la pace e la sicurezza. In un’epoca in cui la collaborazione internazionale è essenziale per affrontare le sfide globali, l’assenza dell’Italia da questo importante strumento rappresenta una mancanza di impegno verso un futuro più sicuro e privo di minacce nucleari.
La partecipazione attiva alla seconda conferenza degli stati parte del Trattato ONU di messa al bando delle armi nucleari avrebbe offerto all’Italia l’opportunità di dimostrare il suo impegno nella costruzione di un mondo pacifico, libero dall’incubo atomico e dall’escalation nucleare sempre più prossima e incombente. La decisione di astenersi potrebbe essere interpretata come un’opportunità perduta per contribuire concretamente alla creazione di un futuro in cui le armi nucleari non costituiscano una minaccia per la sicurezza a livello planetario.
La responsabilità italiana e il contributo al disarmo nucleare
Il percorso verso il disarmo nucleare richiede la partecipazione attiva e responsabile di tutte le nazioni, compresi i paesi sotto il controllo della NATO. L’Italia, con la sua rilevante tradizione e ricca storia pacifista, nonché il suo ruolo significativo nella comunità internazionale, ha il potenziale per influenzare positivamente la direzione del dibattito sul disarmo nucleare. La ratifica del Trattato ONU rappresenterebbe un passo cruciale verso la creazione di un mondo più sicuro, privo della minaccia delle armi nucleari.
Abbracciare un futuro di pace e collaborazione
In un contesto in cui la pace a livello globale è una priorità innegabile, la seconda conferenza degli stati parte del Trattato ONU per la messa al bando delle armi nucleari offre un’opportunità unica per le nazioni di unirsi in un impegno comune per la sicurezza globale. L’Italia, con la sua storia e la sua tradizione di forte mobilitazione pacifista, ha il potenziale per giocare un ruolo rilevante in questo processo, e la ratifica del Trattato rappresenterebbe un passo significativo verso la costruzione di un mondo finalmente libero dalle minacce nucleari.
È giunto il momento di abbracciare un futuro di pace e collaborazione, impegnandoci tutti insieme, come intera umanità, per garantire la sicurezza delle generazioni future e preservare la storia dell’essere umano sulla Terra.
Desidero concludere con una notizia estremamente positiva: l’Indonesia ha aderito al TPNW, unendosi agli Stati che hanno già sottoscritto questo importante trattato. Attendiamo con interesse che Alessandro Ciani, presente a New York in rappresentanza di Mondo senza guerre e senza violenza e portatore di un documento dei Disarmisti esigenti, ci fornisca una dettagliata illustrazione di tutti gli aspetti relativi alla conferenza degli Stati e alle attività di ICAN.
È possibile affermare che, analogamente alla conferenza di Vienna, l’evento tenutosi a New York ha rappresentato un significativo passo in avanti. Nella sessione della Conferenza sull’universalizzazione (il processo di ratifica da parte di tutti i paesi del mondo) del Trattato TPNW, Alessja Trama, coordinatrice delle Politiche e della ricerca di senzatomica, ha confermato il sostegno alla posizione e alle attività della International campaign to abolish nuclear weapons (ICAN), vincitrice del premio Nobel per la pace nel 2017. Ha sottolineato in particolare il ruolo cruciale degli Stati che fanno parte del cosiddetto “ombrello nucleare”.
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- Laura Tussi
- Laura Tussi, docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale. Ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica nell'ambito delle scienze della formazione e dell'educazione. Coordinamento Campagna Internazionale ICAN - Premio Nobel per la Pace 2017 per il disarmo nucleare universale, fa parte dei Disarmisti Esigenti, gruppo membro della rete mondiale e premio Nobel per la pace ICAN.
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