“Riflettiamo sulle disparità per parlare di migrazioni in modo più umano”
Da Cutro a Riace, dal Messico alla Grecia, dai campi improvvisati ai centri di permanenza: la storia attuale delle migrazioni è costellata di contraddizioni, inefficienze e ipocrisia. Secondo Anna Polo, attivista e giornalista, il primo passo da fare è recuperare un approccio più umano, che metta al primo posto le persone e non le strategie politiche. Cominciando, ad esempio, con ottenere la bandiere dell’Onu per le navi umanitarie, come chiede una campagna cui aderiscono molte organizzazioni.
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