Ousmane, quasi 17 anni, fugge dal Mali tra sofferenze e speranze. Dopo un viaggio drammatico, la sua realtà in Europa è ben diversa dalle aspettative.
Pochi mesi fa, nel mare delle acque italiane, un ragazzo di quasi 17 anni, Ousmane — Ousma per sua madre — sta affogando, circondato da decine di naufraghi. Un gruppo di marinai di una motovedetta interviene, distribuendo mantelli termici e salvando alcune persone. Ousmane proviene da Kalabougou, un villaggio a 150 miglia da Bamako, la capitale del Mali. È cresciuto in una famiglia moderatamente agiata, con un padre artigiano e due mogli. La sua vita “prima” non era affatto male, fino a quando i disordini, la crisi e la prematura morte del padre non cambiarono tutto. Il padre, prima di morire, gli aveva sussurrato: “Apri la finestra”.
Ousmane e il percorso del dopo
Ousmane aveva deciso di partire, spinto dalla fame e dalla speranza. Ma il mondo del “dopo” si è rivelato ben più duro di quanto si aspettasse: sofferenze indicibili nel deserto e in Libia, enormi difficoltà in Europa, prima in Sicilia e poi a Palermo. Ora è costretto a navigare tra le sue speranze iniziali e una realtà che si fa sempre più sconfortante. Non è un caso che la sua vita prenda una triste piega, che l’autore e giornalista Roberto Alajmo descrive con grande efficacia come “Il piano inclinato”, un percorso che mescola commedia e tragedia.
Il piano inclinato
Roberto Alajmo
Romanzo
Sellerio Palermo
2024
Pag. 250 euro 16
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