La storia di Pietro Pinna, il primo obiettore di coscienza italiano

Discepolo e poi collaboratore di Aldo Capitini e presidente del Movimento Nonviolento, Pietro Pinna (1927-2016) diventa obiettore di coscienza nel 1948, dopo aver visto gli orrori della Seconda guerra mondiale. Oggi Ssia in Ucraina sia in Russia non mancano gli obiettori alla guerra.

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“No alle armi”, storie di obiezione di coscienza all’industria bellica

Dal nonno che sabotava la produzione alla Breda durante il regime nazifascista alle recenti mobilitazioni di operai e portuali. Sono molti gli esempi di attuazione “dal basso” del principio costituzionale del ripudio della guerra di cui all’art.11. L’adempimento dei doveri inderogabili di difesa della patria non comporta l’uso delle armi: la difesa civile non violenta esiste ed è la valida alternativa a quella militare.

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