Una rivoluzione ecologica per ridurre il rischio di catastrofi ambientali

La pubblicazione  del Report “The Human Cost of Disasters 2000-2019” realizzato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi (UNSDIR) ha messo in luce un fenomeno che diviene sempre più evidente: il panorama mondiale del ventunesimo secolo è indiscutibilmente segnato da disastri ambientali associati ai cambiamenti climatici. Rispetto al ventennio precedente, quello compreso tra il 2000 e il 2019 ha visto più di 3000 eventi estremi in più, con un conseguente incremento delle vittime e dei costi.

Appare, dunque, evidente la necessità di una trasformazione dei nostri modelli di vita e della nostra economia. Proprio su questa necessità di cambiamento si è focalizzata Alessia Rotta, presidente della Commissione Ambiente della Camera, commentando gli esiti del Report. 

Queste, infatti, le parole da lei pronunciate a Roma nella giornata di ieri, 12 ottobre 2020, in merito al nuovo strumento temporaneo per la ripresa, Next Generation EU, dotato di una capacità finanziaria di 750 miliardi di euro: “Oggi in Europa e in Italia abbiamo di fronte a noi una grande occasione per avviare una vera rivoluzione ecologica basata sul concetto di sostenibilità perché uno dei capisaldi essenziali dei progetti che saranno finanziabili con Next Generation EU sarà proprio quello della sostenibilità ambientale. Ed è questo criterio che la Commissione Ambiente pone come principio valutativo di tutti i progetti su cui l’Italia chiederà risorse alla UE”.