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2049: una cartolina da Luca Mercalli

| Redazione

Tempo di lettura: 2 minuti

2049: una cartolina da Luca Mercalli

Continua la “missione 2049” per i 30 anni di “.eco”, con Serenella Iovino, Luca Mercalli e Bianca Nardon. Questo e molto altro nel ricco numero di giugno della rivista italiana di riferimento dell’educazione per l’ambiente e la sostenibilità (EAS). Possibile ancora richiedere la prima puntata delle “cartoline dal 2049” (in omaggio abbonandosi entro il 20 giugno)

Sono “né rassegnati né indifferenti” i protagonisti di un libro di ventuno interviste fatte da Elena Pagliarino (condirettrice di “.eco”) a donne e uomini che hanno fatto e stanno facendo la storia dell’educazione ambientale nel nostro Paese, di cui il numero di giugno di “.eco” dà una anticipazione.
Il volume segna un’altra tappa delle iniziative con cui la storica rivista non profit celebra i suoi primi trent’anni di vita (è stata fondata, infatti, nel 1989).

Perché “Missione 2049”

Luca Mercalli, climatologo, giornalista e scrittore

“.eco” ha scelto di farlo anche lanciando la “Missione 2049”: lavorare guardano ai prossimi trent’anni, per arrivare in condizioni migliori all’appuntamento di metà secolo. Ne parlano con Serenella Iovino (curatrice del tema) Luca Mercalli e Bianca Nardon.

Nel numero precedente era toccato alo scrittore Bruno Arpaia e allo storico Marco Armiero immaginare il futuro e proporre una cartolina dal 2049”.
Chi lo avesse perso, può averlo in omaggio abbonandosi entro il 20 giugno.

Errore antropocentrico – Razza e razzismo – Quale politica per le aree protette?

Tra gli altri articoli, Pietro Greco su razza e razzismo, il rapporto umanità-animali (dove pesa un “errore antropocentrico”), un focus sul verde (che sia urbano o quello delle foreste minacciate), una serie di proposte per vacanze tanto intelligenti quanto socialmente utili, e, come sempre, esperienze, proposte didattiche, recensioni di libri, mostre e teatro.
Un ampio spazio è dedicato a ricostruire le politiche dei parchi, con particolare attenzione al loro ruolo nel costruire cultura dell’ambiente. Nel nostro paese (questo in sintesi il giudizio contenuto nell’ampia intervista a Ippolito Ostellino, direttore di parchi) non ha ancora preso piede un vero progetto che metta al centro il rapporto tra educazione e natura come elaborazione ed esperienze d’innovazione. Anche qui, insomma, pesa la dicotomia natura e cultura che l’Italia deve ancora superare.

Tutte le condizioni di abbonamento su www.shop.weecnetwork.it

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".eco", rivista fondata nel 1989, è la voce storica non profit dell'educazione ambientale italiana. Intorno ad essa via via si è formata una costellazione di attività e strumenti per costruire e diffondere cultura ecologica e sostenibilità.