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L’educazione ambientale a “Nature in Mind”: un dialogo a tutto campo

| Redazione

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L’educazione ambientale a “Nature in Mind”: un dialogo a tutto campo

Insieme a scienziati e ricercatori, docenti universitari, giornalisti, esponenti religiosi, attivisti ambientali, politici e amministratori pubblici dall’Italia e dall’estero, il convegno internazionale “Nature in Mind” (Roma, 19 e 20 maggio 2022), vede una larga presenza di educatori della rete mondiale WEEC. L’evento romano fa dialogare i continenti, le diverse istituzioni e parti sociali, l’educazione formale, non formale e informale e un ampio arco di discipline.

Il convegno internazionale “Nature in Mind” a cura del Raggruppamento Biodiversità del Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei carabinieri (Roma, 19 e 20 maggio 2022) si annuncia come un appuntamento di grande respiro culturale, ma anche di grande rilievo per le politiche educative.

Raramente, se non mai, infatti, si è visto riunire un arco così ampio di figure istituzionali, insieme a tanti scienziati e ricercatori, docenti universitari, giornalisti, esponenti religiosi, attivisti ambientali.

Tutti gli attori pubblici e privati, non solo italiani, sono rappresentati: le maggiori organizzazioni del sistema Onu in campo educativo e della biodiversità, l’Agenzia europea per l’ambiente, tutti i livelli dell’amministrazione pubblica (dal Governo con tre ministri e due sottosegretari, ai Comuni, passando per le Regioni), l’SNPA e enti di ricerca come l’ISPRA e il CREA, la scuola, i parchi, le maggiori associazioni ambientaliste, il Terzo settore, i giovani di Youth for Climate, Libera, Coldiretti, i portavoce del messaggio di papa Francesco per la Terra (con la Laudato si’) e per un “patto educativo globale”. Tanti i rappresentanti dei mass media, come Greenaccord, reti e associazioni di Stati Uniti, America Latina, Mediterraneo, Africa e Asia, l’Ordine dei Giornalisti, la Rai.

Tra le personalità istituzionali che intervengono al convegno, particolarmente significativa quella del presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato, nell’anno in cui ambiente e biodiversità sono entrati nella Carta fondativa della Repubblica italiana.

Il contributo della Rete WEEC

Per la Rete WEEC, la più larga e continuativa realtà di collegamento dell’educazione ambientale al mondo, il convegno di maggio a Roma è stato l’occasione per mettere la propria esperienza e i propri contatti a disposizione di un evento di grande portata, collaborando con una delle eccellenze italiane, l’articolato insieme di servi e reparti al servizio della tutela dell’ambiente e della legalità ambientale.

Tra i relatori troviamo membri del board internazionale WEEC (Lucie Sauvé, David Orr, Takur Powdyel), il segretario generale Mario Salomone, il vicepresidente italiano Tomaso Colombo, la coordinatrice del segretariato internazionale Bianca La Placa.

Ma chi seguirà i lavori in presenza o a distanza troverà anche molti nomi noti come firme di “.eco” o di “Culture della sostenibilità” (Maria Antonietta Quadrelli, Serenella Iovino, Fabrizio Bertolino, Marco Armiero, Giampiero Sammuri) e/o come docenti a nostri appuntamenti (come Alessandro Chiarucci e Gaetano Capizzi) e personalità che non hanno fatto mancare il loro saluto ai congressi WEEC, come Stefania Giannini, vicedirettore generale dell’UNESCO.

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".eco", rivista fondata nel 1989, è la voce storica non profit dell'educazione ambientale italiana. Intorno ad essa via via si è formata una costellazione di attività e strumenti per costruire e diffondere cultura ecologica e sostenibilità.