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Coniugare ecosostenibilità al benessere psicofisico nella nostra casa

| Maurizia Formiconi

Tempo di lettura: 2 minuti

Coniugare ecosostenibilità al benessere psicofisico nella nostra casa

Per la qualità della vita occorre coniugare l’ecosostenibilità di strutture e materiali con interventi di psicologia ambientale.

Può un ambiente ben areato e soleggiato innalzare il nostro tono dell’umore?

Possono elementi naturali quali piante o acqua farci ritrovare il nostro benessere emotivo?

A queste e molte altre domande può rispondere la psicologia ambientale che è una branca della psicologia che studia l’effetto degli ambienti (esterni, interni, naturali o urbani) sull’uomo e viceversa. L’ambiente nelle sue caratteristiche architettoniche e naturali comunica infatti con le componenti affettive e cognitive umane e può aiutare o sfavorire il benessere dell’individuo. La psicologia ambientale è quindi una disciplina che studia, tra le altre cose, quali caratteristiche di un ambiente possano favorire e potenziare il nostro benessere psicofisico. In questo articolo mi occuperò dell’ambiente casa: l’abitazione, infatti, rappresenta il principale simbolo ambientale per le persone di qualsiasi età e perché allora non riprogettare o anche solo rinnovare gli spazi abitativi per migliorare la nostra qualità della vita? Numerose ricerche dimostrano infatti che il miglioramento delle condizioni abitative è associato all’aumento della felicità, alla diminuzione dello stress e delle emozioni negative.

Esperienze micro-ristorative

La nostra casa necessita di ritrovare la sua funzione di “rifugio”, di luogo di rigenerazione che aiuti e favorisca lo scarico dello stress quotidiano e permetta un sano recupero di energie fisiche e mentali. È provato infatti che anche attraverso piccoli cambiamenti d’arredo si possano creare le cosiddette esperienze micro-ristorative che si avrebbero attraverso anche brevi contatti sensoriali tra le persone e la natura o elementi ricollegabili ad essa come, per esempio, può essere una finestra, una particolare foto, un particolare quadro, una pianta e che si cumulerebbero nel tempo donando un effetto antistress e ristorativo…

Oggi la psicologia ambientale che opera per esempio nella riprogettazione di spazi interni ed esterni può trovare un valido alleato nella bioedilizia. L’edilizia sostenibile, infatti, prevedendo l’impiego di materiali atossici e naturali, la creazioni di spazi verdi anche nelle case di città (giardini verticali, tetti verdi, orti da terrazzo) ben si presta oltre a salvaguardare il nostro pianeta anche a migliorare la salute dell’uomo.

Importante diventa quindi oggi, al fine di preservare il nostro ambiente e migliorare la nostra qualità della vita, optare per soluzioni che integrino l’ecosostenibilità di strutture e materiali con interventi di psicologia ambientale (ristabilire l’armonia degli illuminazione adeguata, atmosfere rigeneranti, introduzione di elementi naturali) così da coniugare un uso razionale delle risorse con l’equilibrio e il benessere dell’uomo.

maurizia.formiconi@alice.it

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Maurizia Formiconi
Psicologa, consulente di psicologia ambientale e del benessere. La sua e-mail è maurizia.formiconi@alice.it