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Prevenzione del rischio, perché è importante per l’educazione ambientale

| Redazione

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Prevenzione del rischio, perché è importante per l’educazione ambientale
Ci sono rischi naturali e rischi tecnologici. Secondo una nota definizione del sociologo Ulrik Beck sono i secondi ad avere fatto della nostra società una “società del rischio”. Nel caso di quelli naturali, si può evitare che si trasformino in catastrofi: a renderli pericolosi non è la natura “matrigna”, ma l’espansione della presenza umana. Quelli […]

Ci sono rischi naturali e rischi tecnologici. Secondo una nota definizione del sociologo Ulrik Beck sono i secondi ad avere fatto della nostra società una “società del rischio”.

Nel caso di quelli naturali, si può evitare che si trasformino in catastrofi: a renderli pericolosi non è la natura “matrigna”, ma l’espansione della presenza umana. Quelli tecnologici non devono essere accettati: prevenirli, ridurli, affrontarli è una sfida culturale di cui l’educazione ambientale deve diventare leader.

Resilienza, rapporto tra rischio e cambiamento sociale, ruoli di scienziati, operatori umanitari, legislatori e popolazione, condizioni di accettazione del rischio (da “sindrome Nimby” a sindrome “Amby”), educazione al rischio a scuola sono alcuni dei temi trattati nel numero monografico che .eco ha dedicato all’argomento.

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".eco", rivista fondata nel 1989, è la voce storica non profit dell'educazione ambientale italiana. Intorno ad essa via via si è formata una costellazione di attività e strumenti per costruire e diffondere cultura ecologica e sostenibilità.