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Il Forum nazionale turismo consapevole raggiunge la sesta edizione: impegno per esplorare ancora.

| Redazione

Tempo di lettura: 3 minuti

Il Forum nazionale turismo consapevole raggiunge la sesta edizione: impegno per esplorare ancora.
Turismo in acqua (mondo blu) come sulle sponde (mondo verde), con uno sguardo attento alla valorizzazione degli ambienti fluviali, alla conservazione della biodiversità, alle condizioni che garantiscono fruizione ed accessibilità.

Il Forum nazionale Turismo consapevole acque interne ha raggiunto la sua sesta edizione. L’appuntamento, che si è svolto sabato 30 novembre, ha visto l’intervento di dieci relatori, che hanno condiviso conoscenze e buone pratiche per vivere nel modo migliore il mondo naturale, tenendo conto delle capacità dell’ambiente per trasformare un semplice viaggio in un’occasione per riscoprire una dimensione in contatto con gli ecosistemi fluviali.

L’appuntamento annuale del Forum nasce dall’esperienza della discesa internazionale del
Tevere, con l’obiettivo di dare visibilità alle attività turistico-sportive lungo fiumi, canali, laghi e
lagune. Canoa, sup, canyoning, in bici o a piedi, sono numerose le iniziative di sport, escursionismo e turismo all’aria aperta che coinvolgono le acque interne. Queste pratiche, che raggiungono sempre di più un grande pubblico, hanno il potenziale di far vivere il mondo naturale; un eccessivo sovraccarico degli ambienti ripari rischia di avere degli impatti negativi sulla biodiversità di questi luoghi. Un turismo attento e consapevole è fondamentale per vivere questi luoghi avendo rispetto per il loro fragile equilibrio.

Attraverso l’esperienza e i progetti raccontati dei relatori, l’appuntamento è stato un momento di confronto tra esperti. Non solo un punto di vista scientifico, tutti gli amanti della natura hanno ricevuto aggiornamenti sul mondo del turismo sostenibile, attraverso tracciati e infrastrutture create appositamente per lo scopo.

Emozioni, non estetica

Il turismo sostenibile è quella pratica che privilegia la scoperta dei territori alla turistificazione di massa. Si pone come obiettivo il limitare il più possibile l’impatto sull’ecosistema, favorendo la conoscenza diretta di nuove culture, tradizioni, comunità locali e contesti naturalistici di grande interesse.

Un approccio alla scoperta di nuovi contesti con uno sguardo alla sostenibilità di queste realtà, per reinserire comuni e aree interne che sempre di più soffrono il fenomeno dello spopolamento. Ma questo processo implica la costruzione di nuove infrastrutture, utili non solo per favorire lo sviluppo del turismo sostenibile, ma anche per la sicurezza delle comunità.

Un esempio è la costruzione della ciclovia Vento, un’infrastruttura ciclabile che si sviluppa lungo il corso del fiume Po, per circa 700 km, la quale corre lungo gli argini del fiume da Venezia fino a Torino. Si tratta di una struttura capace di generare occupazione ed economie a partire da una nuova idea di turismo lento, che favorisca la riscoperta dell’ambiente fluviale e di una dimensione della vita a dimensione d’uomo.

Citizen science e impegno civico

Questo approccio alla natura e al turismo sostenibile comprende diverse sfere della vita; tutela ambientale, buone pratiche per la salute fisica e mentale, conoscenza di nuovi modi (più lenti) di vivere la vita, ma anche la dimensione della ricerca scientifica ha il suo ruolo in questo processo. La citizen science costituisce un termine “ombrello” che descrive una varietà di modi in cui gli individui possono partecipare attivamente ad attività scientifiche in collaborazione con scienziati o professionisti, per generare nuova conoscenza basata su evidenze scientifiche e azioni di conservazione; questo approccio mira ad ottenere dei cambiamenti sostanziali a livello di politiche ambientali sviluppate secondo un approccio bottom-up.

Coinvolgere gli individui nelle dinamiche della crisi climatica è l’unico modo per rendere visibili gli effetti di un processo decentrato, che colpisce in modo diseguale contesti diversi. In particolare, le aree interne della Pianura Padana sono una delle zone che di più soffre il cambiamento delle condizioni climatiche in tutta Europa.

Ma non solo il nord Italia, appuntamento al prossimo evento di esplorazione naturale consapevole. Dal 19 aprile al 3 maggio dell’anno prossimo sarà percorso, in occasione del giubileo e per la prima volta nella storia, il tratto navigabile del fiume Tevere, da San Sepolcro al mare. Un totale di 360 km da percorrere in 15 giorni, passando per tre regioni e saltando solo i tratti di trasbordo delle dighe.

Essere responsabili fa bene all’ambiente e fa bene a te. Scopri qual è la dimensione adatta a te e scegli di dedicarti, per la tutela dell’ambiente e della tua salute, e per divertirti ovviamente!

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".eco", rivista fondata nel 1989, è la voce storica non profit dell'educazione ambientale italiana. Intorno ad essa via via si è formata una costellazione di attività e strumenti per costruire e diffondere cultura ecologica e sostenibilità.