Si è tenuto all’università di Enna “Kore”, Facoltà di Scienze dell’uomo e della società il primo degli eventi nazionali programmati per la settimana di educazione alla sostenibilità dal Comitato nazionale per l’educazione alla sostenibilità – Agenda 2030 (CNESA 2030).
Il comitato nato all’interno della Commissione italiana UNESCO quest’anno ha infatti messo al centro dell’attenzione l’autonomia energetica e alimentare: cibo e energia (entrambe risorse controllate da un pugno di oligarchi dell’ovest e dell’est) sono la leva geopolitica da cui nascono i conflitti per le sfere di influenza, il controllo della fonti di risorse e delle vie di approvvigionamento, le speculazioni sui mercati internazionali.
Il modello agroalimentare industriale (macchinari e agrofarmaci) e i combustibili fossili concentrano nelle mani di pochi stati e di poche multinazionali un potere immenso.
Da qui l’idea dello CNESA di puntare i riflettori su quei processi di autorganizzazione e di iniziativa “dal basso” per la conversione a una produzione alimentare più legata alle specificità dei singoli territori (filiera corta, bioregione, agroecologia alcune delle parole chiave) e a un modello energetico diffuso e di prossimità.
Su questo esistono molte esperienze e vari movimenti, meno forte l’attenzione al ruolo centrale che i sistemi educativi rivestono nel porre le condizioni di una vera e propria “rivoluzione ecologica” (ne ha parlato ad esempio nel suo intervento Mario Salomone). Di qui la decisione Comitato nazionale per l’educazione alla sostenibilità – Agenda 2030 di farne il tema della settimana 2022, sotto l’ombra minacciosa della guerra in questo momento più vicina e violenta in cui gas, petrolio e commerci di cereali si sono ancora una volta dimostrati insieme causa e arma dei conflitti.
Il video del convegno sulla pagina Facebook dell’Università Kore, Facoltà di Scienze dell’uomo e della società https://www.facebook.com/Unikore.SUS/videos/802138791085995/