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Critica della ragion fossile

| Redazione

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Critica della ragion fossile

In arrivo il numero di marzo di “.eco”. Le competenze di sostenibilità al centro per tutto il 2024 della storica rivista italiana di cultura e educazione ambientale. Si comincia con il pensiero critico. Negazionismi vari, propaganda e greenwashing in favore delle energie fossili, ma anche le storture del sistema alimentare come campo per esercitare la capacità critica. Il pensiero “fossile” però si trova, oltre che in chi difende le energie fossili (o le false alternative, come il nucleare), in gran parte dei nostri paradigmi e nei sistemi di istruzione.

Il percorso di “.eco” del 2024 è attraverso le competenze (quali sono? come si apprendono? quali competenze devono avere gli educatori perché tutti gli umani le acquisiscano?).

Si comincia – scrive la presentazione del primo dei temi monografici che durante l’anno toccheranno via via varie competenze di sostenibilità – dalle competenze legate al pensiero critico.
Esercitare la propria intelligenza, avere capacità di pensiero innovativo e trasformativo, orientarsi tra complottismo, manipolazioni e falsità (rese ora sempre più sofisticate dai potenti mezzi tecnologici disponibili), sirene suadenti della demagogia e imprenditori della paura: è il primo passo verso maggiori competenze per un futuro migliore.

“Fossile”: un termine polisemico

La “ragion fossile” su cui si esercita la critica della storica rivista non profit che con questo numero inizia il suo trentaseiesimo anno di vita è insomma quella di paradigmi cresciuti durante l’Antropocene insieme ad ogni forma di impatto umano sul pianeta (e sull’umanità stessa, in termini di stragi, guerre, genocidi, disuguaglianze). Su questi stessi paradigmi si fondano paradigmi che ostacolano la conversione verso una civiltà ecologica, tra cui, potenti e manipolatori, i paradigmi che difendono e glorificano le fonti fossili di energia.

Da Strabone alla filosofia fino al supermercato

Ugo Leone si riallaccia al bimillenario della morte del grande Strabone e passa argutamente in rassegna vari negazionismi (dai terrapiattisti fino a non-vax e ovviamente ai negazionisti del clima), mentre spunti di lavoro vengono dati da Alessandro Volpone (la filosofia come via maestra al pensiero critico) e da Maria Antonietta Quadrelli che cura la prima parte di un ampio percorso guidato su alimentazione e grande distribuzione, per fare la bocca all’approccio critico.

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".eco", rivista fondata nel 1989, è la voce storica non profit dell'educazione ambientale italiana. Intorno ad essa via via si è formata una costellazione di attività e strumenti per costruire e diffondere cultura ecologica e sostenibilità.