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Progetto Firenze: cambiamento climatico e biodiversità. Il capoluogo toscano diventa modello di riferimento

| Redazione

Tempo di lettura: 2 minuti

Progetto Firenze: cambiamento climatico e biodiversità. Il capoluogo toscano diventa modello di riferimento

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha presentato a Palazzo Vecchio il “Progetto Firenze: cambiamento climatico e biodiversità” che mira a fare del capoluogo toscano  un modello di riferimento per le misure finalizzate a fronteggiare il cambiamento climatico, favorire la biodiversità e proteggere il benessere urbano nelle aree metropolitane. Un progetto che nasce grazie all’attività commerciale “non profit” della Fondazione Capellino per promuovere la “Reintegration Economy”.

La città di Firenze ha inaugurato un nuovo capitolo nella sua storia, trasformandosi in un modello di riferimento per l’adattamento delle città al cambiamento climatico grazie al lancio del “Progetto Firenze: cambiamento climatico e biodiversità”. Questo progetto di ricerca, ideato e finanziato dalla Fondazione Capellino con un investimento di 4,5 milioni di euro, mira a studiare l’impatto del cambiamento climatico nelle aree urbane e l’efficacia delle misure di mitigazione e di reintegro della biodiversità.

Progetto Firenze: cambiamento climatico e biodiversità

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha presentato il progetto presso Palazzo Vecchio, sottolineando l’importanza di questo passo per la città toscana, che ora si pone all’avanguardia nella lotta per un futuro sostenibile. “Le città sono responsabili dell’80% delle emissioni in Europa, nonostante rappresentino solo il 2% della superficie. Siamo sia causa che soluzione del problema climatico”, ha dichiarato Nardella, evidenziando l’urgenza di azioni concrete.

Il video completo della conferenza stampa è anche su YouTube, qui:

https://www.youtube.com/watch?v=CdjMNCmxJDw

Il Progetto Firenze è frutto di una collaborazione tra l’amministrazione comunale e la Fondazione Capellino, che, come accennato, ha stanziato 4,5 milioni di euro per un periodo pluriennale che va dal 2023 al 2032. Il primo contributo di 350.000 euro è già stato erogato, dando il via a una serie di iniziative che coinvolgeranno diverse istituzioni e esperti del settore.

La Fondazione Capellino, ente senza scopo di lucro che investe il 100% dei profitti di Almo Nature per la salvaguardia della biosfera, ha svolto un ruolo chiave nella realizzazione di questo progetto. Pier Giovanni Capellino, presidente della Fondazione, ha sottolineato l’importanza di un modello economico sostenibile, definito “Reintegration Economy”, che permette di realizzare progetti come quello di Firenze.

“Grazie al supporto dei consumatori che scelgono prodotti orientati alla salvaguardia dell’ambiente, possiamo promuovere iniziative come questa, che mirano a restituire alla natura ciò che le è stato sottratto”, ha affermato Capellino.

Un laboratorio urbano lungo l’Arno: sperimentare per un mondo migliore

Il Progetto Firenze occuperà un’area di 16 ettari lungo il fiume Arno, dove si creerà un habitat naturale urbano. Questo laboratorio all’aperto diventerà un punto focale per sperimentare nuove soluzioni per l’integrazione della natura nelle città, con l’obiettivo di creare un modello replicabile a livello globale.

Inoltre, il progetto includerà la sperimentazione di interventi sul verde urbano, come la piantumazione di alberi e la creazione di fasce verdi lungo le infrastrutture viarie e ferroviarie. Queste azioni non solo contribuiranno a ridurre l’inquinamento e la CO2, ma favoriranno anche il raffrescamento e il ripristino della biodiversità e della permeabilità del suolo.

Il Progetto Firenze non rappresenta solo una ricerca scientifica impegnativa, ma un passo concreto verso un futuro sostenibile per le aree metropolitane. L’approccio integrato e il costante monitoraggio delle misure adottate saranno fondamentali per individuare le soluzioni più efficaci contro i cambiamenti climatici.

Firenze, con il suo impegno verso la salvaguardia dell’ambiente e la promozione del benessere urbano, si pone come esempio virtuoso per molte altre città italiane e internazionali. Il “Progetto Firenze: cambiamento climatico e biodiversità” rappresenta un segnale di speranza e determinazione nel cammino verso un mondo più sano e sostenibile per tutti.

Firenze in prima linea, qui al link ulteriori documenti

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".eco", rivista fondata nel 1989, è la voce storica non profit dell'educazione ambientale italiana. Intorno ad essa via via si è formata una costellazione di attività e strumenti per costruire e diffondere cultura ecologica e sostenibilità.