La creatività merita un Ambrogino d’oro
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L’associazione Mondo creativo, attiva in ambito artistico, sociale e educativo, attenta all’ambiente e alla sostenibilità, è tra i vincitori dell’Ambrogino d’oro 2021. Si racconta attraverso le parole della sua presidente e direttrice artistica, Silvia Gelmini, che abbiamo intervistato.
(Nell’immagine di apertura, uno spettacolo serale nel bosco di Teatro creativo, che fonde ambiente e arte)
Silvia, il 7 dicembre 2021 avete ricevuto la Civica Benemerenza dell’Ambrogino d’oro: un importante riconoscimento del vostro impegno culturale, artistico, sociale e formativo. Complimenti per questo bellissimo traguardo! Cosa si prova?
Grazie. Impegnata da dodici anni anche sul versante sociale, scolastico e formativo, ha la missione di portare il teatro ovunque si senta la necessità e il desiderio di condividere e crescere insieme, consolidando il senso di comunità” questo è l’incipit della nostra premiazione, che ci rende molto felici e che, proseguendo, cita anche la nostra attenzione all’ambiente e i nostri progetti sul territorio. Sapere che il nostro impegno e la nostra passione siano stati insigniti con il più importante riconoscimento di Milano ci dà una grande soddisfazione.
Raccontaci, come è nata questa importante associazione culturale?
Il Mondo Creativo è nato dall’unione di due grandi passioni e professionalità, quella artistica-teatrale e quella sociale-formativa.
Abbiamo iniziato dedicandoci specificatamente ai bambini e ragazzi, con i quali confrontarsi, scambiare e trasmettere creatività, emozioni e cultura attraverso il teatro resta per me qualcosa di unico e speciale anche dopo tanti anni, e poi siamo cresciuti abbracciando sempre più utenza (adulti e anziani), con progetti teatrali e culturali sempre più grandi, sia artistici sia sociali e formativi. Dall’inizio del nostro percorso ci occupiamo anche di organizzazioni.
“Teatro su misura”
Quali sono i valori e i messaggi più importanti de Il Mondo Creativo?
Ho sempre creduto in un teatro su misura che seguisse la sensibilità in primis di ogni individuo e anche di ogni gruppo.
Il laboratorio teatrale coinvolge ogni persona, con lo scopo di far emergere le sue doti artistiche e umane: il suo Mondo Creativo! In questo teatro su misura, i partecipanti sono accompagnati in un percorso che permette loro di esprimere e mettere a disposizione di se stessi e del gruppo le proprie qualità e di affrontare i propri limiti o le proprie difficoltà e paure cercando di trasformarle in punti di forza.
Per quanto riguarda invece gli spettacoli e le rassegne teatrali è bellissimo creare una storia che prende vita, dalla stesura alla regia fino al momento dell’incontro con la comunità, occupandoci anche di tematiche sociali importanti e regalando momenti di condivisione emotiva e che siano significative. Lo facciamo sempre cercando la bellezza della relazione, seguendo valori umani di sincerità e solidarietà con tanta esperienza, volendo costruire qualcosa.
I vostri progetti, dal teatro al musical, dalla scrittura creativa alla poesia, dalla lettura espressiva ai laboratori, dagli spettacoli alle rassegne, si sviluppano sempre in un’ottica di inclusività e toccano i temi più svariati.
Esatto, non solo: l’impegno verso la lotta agli stereotipi, la parità di genere e la sostenibilità ambientale sono anch’essi dei valori molto importanti che hanno caratterizzato e caratterizzano il nostro percorso e per cui abbiamo fatto e sono ancora in corso diversi progetti. L’assenza di giudizio, l’accoglienza e l’inclusione sono per noi molto importanti.
In quali zone di Milano proponete i vostri corsi e a che fasce di età vi rivolgete?
I nostri corsi, spettacoli, laboratori e progetti spaziano dall’infanzia fino all’età adulta e agli anziani e siamo attivi nella nostra Zona 3 a Milano ma anche in tutta la città, ad esempio nei municipi 2, 4 e 6, e non solo. Negli anni abbiamo consolidato una fervente attività teatrale, culturale e sociale anche in Trentino Alto-Adige, che consideriamo la nostra seconda casa artistica.
Una rassegna intergenerazionale
Quali sono i progetti di cui siete più orgogliosi?
Aver inventato e creato la rassegna teatrale intergenerazionale, che dal quartiere Rizzoli, Ortica e da Città studi (rispettivamente nei giardini delle case popolari, nel giardino condiviso San Faustino e nei bellissimi giardini di via Zanoia, fino al Teatro Leonardo e Goldoni) ha poi ha girato più municipi a Milano e varcato addirittura i confini lombardi andando in tournée anche in Trentino.
La particolarità di questa rassegna è quella di unire diverse generazioni di attori sul palco (dai bambini agli adulti) e diverse generazioni di pubblico (dai piccoli ai nonni) trattando temi sociali (e non solo) importanti, sempre in chiave leggera ma con profondità.
Sembra una contraddizione ma non è così. Penso a: Incontri, il Piccolo Principe che ha trattato il tema delle relazioni (un tema particolarmente prezioso in questo periodo) in una maniera così suggestiva che è stato definito “incantevole e delicato”, quasi magico.
Penso anche a “Corrispondenze”, una trilogia di spettacoli teatrali che ho creato sui temi della poesia, della letteratura e dell’arte, anche con musica dal vivo, alla scoperta della bellezza della cultura e dello scambio. Un esempio in cui la natura e l’ambiente si sposano perfettamente con il teatro creando un’atmosfera intima di condivisione.
Questi spettacoli hanno la caratteristica di essere ambientati all’aperto sia in aree naturali e urbane di Milano dove sono stati accolti con grande entusiasmo fino ad andare in scena nei siti naturali e artistici patrimonio Unesco anche in Trentino.
Un altro aspetto di cui andiamo molto orgogliosi è aver visto crescere tanti bambini/e e ragazzi/e che sono partiti con noi da piccoli e sono ancora con noi alle superiori, ma soprattutto di ricordare ogni bambino-a che ha frequentato un nostro percorso anche quelli di tanti anni fa, e viceversa. Significa aver lasciato un segno e anche aver costruito legami veri e costruttivi, quindi aver fatto bene.
Collaborazioni con scuole, comunità per minori, centri di accoglienza, ospedali, aziende, fondazioni, musei, biblioteche e associazioni
Avete saputo fare rete sempre in maniera molto seria e onesta e questo non è poco di questi tempi. Negli anni avete collaborato con importanti realtà nazionali sia del settore artistico sia di quello sociale, quali sono i prossimi progetti?
Sì, abbiamo collaborato con tantissime scuole, con comunità per minori, centri di accoglienza, ospedali, aziende, fondazioni, musei, biblioteche e associazioni, l’elenco sarebbe davvero lungo e ne siamo molto orgogliosi perché in ogni progetto mettiamo la stessa passione e lo stesso impegno. L’ottica è quella di costruire per unire teatro, cultura e sociale; i temi che si possono affrontare sono veramente tanti e preziosi.
Per quanto riguarda i laboratori annuali, cos’ è importante per te al termine di un percorso annuale, quando gli allievi portano in scena la loro rappresentazione?
Che siano felici, orgogliosi di loro stessi e del gruppo che hanno costruito, dello spirito di collaborazione e del sostegno reciproco (la magia maggiore è sempre dietro le quinte, nei rapporti umani), che siano cresciuti sia artisticamente sia umanamente, le due cose per me sono inscindibili, e ovviamente che si siano divertiti imparando e creando insieme.
In dodici anni hai formato anche un bel team di giovani artisti ed educatori, hai conosciuto centinaia se non migliaia di bambini, giovani e adulti trasmettendo la passione per il teatro. Ci racconti un ricordo speciale, un momento o una situazione che ti porterai sempre nel cuore?
Sono così tanti che non saprei sceglierne uno, ma ho riassunto alcuni ricordi in un video che trovate nel nostro sito internet: www.mondo-creativo.com spero vi emozioni, a me fa questo effetto ogni volta che lo guardo.
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