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La rivoluzione a pedali

| Redazione

Tempo di lettura: 2 minuti

La rivoluzione a pedali

La pandemia ha influenzato, e continua a farlo, le nostre vite. Eppure qualcosa di positivo potrebbe lasciarlo, una rivoluzione quella a due ruote che potrebbe cambiare il volto delle città italiane e delle sue strade.

Gli italiani si sa amano l’auto: secondo il 16° Rapporto sulla mobilità degli italiani, nonostante più del 76% degli spostamenti avvenga in un raggio inferiore ai 10 km, l’automobile viene scelta per 59% degli spostamenti, a cui si aggiunge un 3% per le moto. Nel 2018 si è raggiunto un nuovo record per il tasso di motorizzazione: ogni 100 italiani, sono presenti 64,6 auto, per un totale che ha superato i 39 milioni di veicoli. 

Eppure, da qualche anno ci sono stati timidi segnali di una riscoperta della bicicletta. Pedalare ha numerosi vantaggi: maggiore libertà e praticità negli spostamenti, attività fisica e benefici sulla salute, sostenibilità, zero emissioni e riduzione del traffico, motivo per cui rappresentano un’ottima alternativa in quegli spostamenti più brevi. A questi aspetti positivi, ne abbiamo aggiunto uno a causa della pandemia: la sicurezza.

La pandemia ha, infatti, inciso inevitabilmente sulla mobilità, come dimostrano i dati dell’Osservatorio Continental sulla Mobilità e Sicurezza 2020: tre italiani su dieci (34,3%) dichiarano di aver cambiato le proprie abitudini di mobilità o per paura di prendere i mezzi pubblici (39,2%) o per paura dell’affollamento dei treni (11,4%). I mezzi pubblici, d’altra parte, continuano a essere comunque utilizzati ma solo da due italiani su cinque (il 22,5%) e solo il 2,7% si sente sereno nel farlo. Inevitabilmente la mobilità individuale oggi viene vista come la soluzione più sicura per sé e per gli altri, sinonimo di prudenza e responsabilità.

Ecco quindi che la bicicletta viene riscoperta e diventa un mezzo unico e insostituibile capace di riunire quegli elementi fondamentali di sicurezza, salute e tutela dell’ambiente sempre più cari alle persone. La situazione emergenziale ha accelerato un trend già in crescita negli ultimi anni, facendo riscoprire a noi italiani la voglia di pedalare. I 215 milioni di euro del bonus bici andati esauriti in 24 ore ne sono la conferma: cresce la voglia di bici e di mobilità sostenibile. Complici anche gli incentivi, le vendite di biciclette muscolari e a pedalata assistita hanno segnato un +60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, tanto che l’Associazione di categoria Ancma ha stimato un aumento di circa 200mila pezzi venduti nel solo mese di maggio sul 2019.

Tutte le crisi rappresentano momenti di accelerazione dei cambiamenti in atto. Così, anche il periodo di lockdown ha funzionato da catalizzatore, aumentando il desiderio di mobilità alternativa e facendo riscoprire agli italiani la bellezza e le potenzialità di muoversi sulle due ruote.

Bicicletta privata, noleggio a breve termine e più recentemente il free floating, queste sono state finora le soluzioni per poter utilizzare una bicicletta in Italia. Tuttavia, è sbarcata a novembre a Milano una nuova realtà che si occupa del noleggio a lungo tempo: una novità che si colloca a metà tra il noleggio e la bicicletta privata.