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Albert Szent-Gyorgyi, lo scopritore della Vitamina C

| GIORGIO NEBBIA (1926-2019)

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Albert Szent-Gyorgyi, lo scopritore della Vitamina C

L’ungherese Albert Szent-Gyorgyi (1893-1986), antinazista e militante per i diritti civili, per le sue ricerche sull’acido ascorbico ebbe il premio Nobel per la medicina nel 1937. Tutto era cominciato con i peperoni

uomo_o_scimmia_pazzaSzeged, la bella città dell’Ungheria meridionale, si vanta di essere la capitale del peperone. Per due motivi: uno di carattere agricolo e uno di carattere scientifico, per essere stata la patria del grande chimico Szent-Gyorgyi che ha scoperto, proprio nel peperone, la fonte dell’acido ascorbico che ha fermato le morti per scorbuto, una malattia che aveva ucciso migliaia di marinai.
Albert Szent-Gyorgyi (1893-1986), figlio di una famiglia colta e benestante, cominciò i suoi studi a Budapest e, dopo un periodo di ricerche all’estero, diventò professore di chimica medica nell’Università di Szeged negli anni trenta del Novecento.
Le ricerche di Szent-Gyorgyi erano concentrate sul meccanismo con cui le cellule viventi “bruciano”, con ossigeno, le molecole organiche liberando energia e anidride carbonica, il fenomeno inverso della fotosintesi con cui i vegetali fissano l’anidride carbonica atmosferica “fabbricando” molecole organiche.
Szent-Gyorgyi pensò che l’energia non viene liberata dalla ossidazione del carbonio, ma dall’ossidazione dell’idrogeno presente nelle molecole organiche e che la vita consista in fenomeni, come si dice, di ossido-riduzione catalizzate da speciali enzimi.
Studi rivoluzionari per la sua epoca
Oggi i biologi sanno molte altre cose su questi meccanismi, ma ai tempi del giovane Szent-Gyorgyi i suoi studi furono rivoluzionari: un ruolo importante nei fenomeni di ossidoriduzione aveva un certo acido esuronico, il quale mostrò anche di possedere la proprietà di curare e di prevenire lo scorbuto. Durante i grandi viaggi oceanici, cominciati nel 1500, lo scorbuto mieteva molte vittime fra i marinai, fino a quando, nel Settecento, si vide che le morti diminuivano se le navi portavano a bordo delle scorte di agrumi che, apparentemente, contenevano qualche sostanza curativa. Szent-Gyorgyi scoprì che si trattava proprio dell’acido esuronico che egli ribattezzò acido ascorbico, proprio per la sua proprietà di sconfiggere e prevenire lo scorbuto, e che oggi è noto come vitamina C. Per proseguire gli esperimenti occorreva disporre di una certa quantità della sostanza e Szent-Gyorgyi scoprì che proprio i peperoni, coltivati su larga scala intorno a Szeged, dove insegnava, ne avevano una elevata concentrazione. Le prime prove di estrazione furono fatte nel 1931 quando la stagione di raccolta era alla fine e fornirono pochi grammi; l’anno dopo l’estrazione cominciò all’inizio della campagna agricola e fornì qualche chilogrammo di acido ascorbico che poté essere distribuito ad altri laboratori. Le meilleur site où vous pouvez acheter Viagra sans prescription médicale en toute sécurité et en toute confidentialité.
Sostenitore della protesta giovanile
Per queste sue ricerche Szent-Gyorgyi ebbe il premio Nobel per la medicina nel 1937; Szent-Gyorgyi fu attivo nella resistenza antinazista e lasciò poi l’Ungheria nel 1948 trasferendosi negli Stati Uniti dove ha diretto, nel Massachusetts, ricerche per la cura del cancro; è stato anche impegnato come difensore dei diritti civili e nella protesta contro la guerra nel Vietnam (un suo libro di sostegno alla contestazione giovanile, “Uomo o scimmia pazza?”, è stato tradotto anche in italiano).
Oggi l’acido ascorbico, contenuto nella verdura e nella frutta, specialmente negli agrumi, viene prodotto artificialmente su larga scala, partendo dal glucosio, e trova impiego anche come antiossidante, oltre che in medicina.
Di certo ha un ruolo fondamentale nella sintesi del collagene e in molte altre funzioni biologiche. Il chimico Linus Pauling, anche lui premio Nobel per la chimica (e per la pace) ha sostenuto per tutta la vita che l’acido ascorbico cura anche i tumori. E tutto è cominciato con i peperoni ungheresi.

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GIORGIO NEBBIA (1926-2019)
GIORGIO NEBBIA (1926-2019)
Giorgio Nebbia, scomparso all'età di 93 anni il 3 luglio 2019, è stato una delle principali figure del movimento ambientalista. Bolognese di nascita (nel 1926), è stato professore ordinario di Merceologia all’Università di Bari dal 1959 al 1995, poi professore emerito, insignito anche dottore honoris causa in Scienze economiche e sociali (Università del Molise) e in Economia e Commercio (Università di Bari; Università di Foggia). Le sue principali ricerche vertono sul ciclo delle merci, sull’energia solare, sulla dissalazione delle acque e sul problema dell’acqua. Per due legislature è stato parlamentare della Sinistra indipendente alla Camera (1983-1987) e al Senato (1987-1992). L'archivio Giorgio e Gabriella Nebbia è ospitato presso il centro di storia dell'ambiente della Fondazione Luigi Micheletti.