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Le foreste sono il respiro della Terra. Giornalisti in campo per sensibilizzare l’opinione pubblica

| Flavia Napoletano

Tempo di lettura: 3 minuti

Le foreste sono il respiro della Terra. Giornalisti in campo per sensibilizzare l’opinione pubblica

Ci vuole una “forestadinanza” (dall’unione di “foresta” e “cittadinanza”): questo il messaggio che Greenaccord ha lanciato da San Miniato, riunendo più di ottanta giornalisti di tutto il mondo per il suo XV Forum internazionale. La situazione, infatti, è critica: ogni minuto viene deforestata un’area grande come 40 campi da calcio e ogni giorno scompaiono 150 specie viventi.

Al fine di favorire la massima comprensione dell’impatto antropico sui biomi forestali, GreenAccord Onlus ha organizzato il suo XV Forum Internazionale intitolandolo “People building future. The breath of earth: the forest”.

Douglas McGuire, coordinatore del Forest and Landscape Restoration Mechanism (FAO) spiega l’importanza delle foreste

Che siano equatoriali pluviali, subtropicali, temperate, boreali o mediterranee, le foreste sono infatti un patrimonio da tutelare. Parlando di soluzioni al cambiamento climatico esse sono in grado di mitigare le emissioni trattenendo tonnellate di CO2 ogni anno e sono la casa di due terzi delle specie viventi, assicurandosi un posto sul podio in termini di biodiversità.
Il 21 marzo, inizio della primavera nell’emisfero boreale, da ormai sei anni si celebra la Giornata Internazionale delle Foreste, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in risposta alla perdita incessante della superficie forestale. Ogni minuto viene deforestata un’area grande come 40 campi da calcio e ogni giorno scompaiono 150 specie viventi.
Il ruolo del comunicatore è efficace per sensibilizzare l’opinione pubblica e rendere i cittadini consumatori consapevoli e responsabili attraverso un processo di elaborazione delle informazioni, lavoro interdisciplinare e capacità di “conversione del linguaggio” da tecnico a comune.

Giornalisti dai cinque continenti

Dal 7 al 9 marzo nella città di San Miniato si sono quindi riuniti più di 80 giornalisti provenienti dai 5 continenti non solo per ascoltare scienziati, economisti e climatologi ma anche per condividere esperienze con giornalisti esperti in tematiche ambientali che hanno proposto metodi innovativi di comunicazione, portato esempi e critiche su cui confrontarsi.
Tra gli interventi più significativi Fritz Hinterberger, direttore scientifico e presidente del Sustainable Europe Research Institute (SERI), il quale ha esposto le linee guida del progetto “meetPASS” che intende essere un’applicazione dell’Accordo di Parigi basata sul cambiamento dello stile di vita dei cittadini, del sistema energetico ed economico.
Teresa Muthoni Maina Gitonga, manager dell’International Tree Foundation (ITF), ha inquadrato la situazione in Kenya analizzando i conflitti socio-ambientali locali che necessitano di un coinvolgimento diretto e proattivo delle persone. Il professore Marco Marchetti, presidente del Centro di Ricerca per le Aree Interne e gli Appennini, ha dato un contributo tecnico sul ruolo ecologico delle foreste e le misure di prevenzione e gestione attuate dalle politiche mondiali.

C’è bisogno di un’azione immediata e incisiva

Alfonso Cauteruccio, presidente di GreenAccord

Come loro molti altri sono stati portavoce di diverse aree geografiche e quindi diversi contesti e metodi di azione: dalle coste bagnate dal Mar Mediterraneo, al cuore della Cina, Indonesia, Africa subsahariana, Siberia e centro-sud America.
La panoramica è critica e c’è bisogno di un’azione immediata ed incisiva, ci sono molte proposte di cambiamento ma ancora troppo pochi riscontri sociali. Forse il Forum è iniziato proprio dalla conclusione: Alfonso Cauteruccio, presidente di GreenAccord Onlus, dà il via all’evento con un neologismo coniato in Brasile “forestadinanza” dall’unione di “foresta” e “cittadinanza”, la miglior espressione dal forte valore intrinseco per trasmettere senso di appartenenza e rispetto per l’ambiente. Solo ritrovando la propria umanità si potrà ristabilire l’armonia.

Scrive per noi

Flavia Napoletano
Flavia Napoletano, biologa ambientale specializzata in gestione del rischio presenta "Il manuale di convivenza uomo-ambiente" dove sviscera dinamiche socio-ambientali, adattamenti in corso e riflessioni tramite storie di incontri e ricerche direttamente dall'America latina. Ha trascorso un anno come servizio civilista in Perù investigando riguardo la percezione del rischio ambientale in comunità native amazzoniche, ed attualmente si trova in Colombia in un progetto di riduzione di disastri ambientali.
Collabora con il segretariato permanente della rete mondiale WEEC.