La luminosa rivoluzione: i nuovi ‘acchiappaluce’ trasformano la notte in giorno
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Sogno di un mondo tutto a solare. L’Italia alla guida del cambiamento energetico con l’espansione su tutti i fronti: dai tetti alle pensiline, la rivoluzione fotovoltaica è ormai una realtà.
Da quando sono nato ho sempre sentito parlare di pannelli solari, quasi come un concetto astratto legato alla mitica frase “una risorsa per salvaguardare l’ambiente”. Negli ultimissimi anni finalmente qualcosa di concreto perché li ho visti fiorire sui tetti delle case del mio paese, e anche sulla mia.
Ci potremmo chiedere come mai anche se se ne parla da tanti anni il prodotto non è mai decollato. Complici sicuramente i costi elevati e la paura della gente di investire in una tecnologia poco conosciuta e i mille dubbi legati alla tecnologia stessa. Mi spiego meglio con due semplici esempi. Il sole c’è solo di giorno e non sempre, quindi molti pensano che la notte non funzionano. Altri affermano che a fine vita lo smaltimento contribuisce ulteriormente ad inquinare l’ambiente vanificando ogni beneficio.
Ma queste tesi oggi non reggono. Anche i pannelli si sono evoluti passando da solari a fotovoltaici, quindi producono energia sfruttando la luce del giorno. L’energia prodotta può essere immagazzinata in accumulatori e utilizzata nelle ore notturne. Inoltre i pannelli fotovoltaici prodotti oggi sono riciclabili al 95% poiché composti principalmente da fibra di vetro e alluminio. Oggi i pannelli trovano casa sulle facciate degli edifici, possono sostituire le tegole delle case, essere parte integrante nelle pensiline dei parcheggi o delle fermate degli autobus e molto altro.
Riflettiamo: l’Italia è il paese del sole e nel Sud Europa le ore di luce abbondano quindi perché non farci conquistare da un’energia che non può che offrire vantaggi al nostro paese?
In Unione Europea l’obiettivo è quello di raddoppiare la capacità fotovoltaica entro il 2030 dotando di pannelli tutti gli edifici pubblici e commerciali in primis, ma anche tutti i nuovi edifici residenziali.
Mi piacerebbe vedere i quartieri e i parchi della mia Torino illuminarsi green uno dopo l’altro, ma per questo occorre la buona volontà non solo delle istituzioni, ma anche di tutti i cittadini.
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