Le lacrime di Ra. L’importanza delle api: un viaggio dalla mitologia egizia all’apicoltura urbana
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Il 10 febbraio, Casa dell’Ambiente e il Museo Egizio a Torino celebreranno la biodiversità con un evento riservato ai membri del museo, focalizzato sul ruolo delle api. Basato sulla mitologia egizia, l’evento combina la storia delle lacrime del dio Ra trasformate in api con l’apicoltura urbana contemporanea. Attraverso laboratori sensoriali e attività pratiche, i partecipanti potranno esplorare gli strumenti dell’apicoltura e lavorare la cera d’api, contribuendo alla salvaguardia dell’ambiente.
Il 10 febbraio, Casa dell’Ambiente e il Museo Egizio si uniranno per celebrare e contribuire a difendere la biodiversità, e lo faranno ponendo l’attenzione sul ruolo vitale delle api con un evento riservato ai member del Museo nelle sale, in via Accademia delle Scienze 6. Il progetto è nato nell’agosto del 2023, con l’obiettivo di concretizzarlo in attività concrete per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità.
I protagonisti
Le api sono, piccoli insetti a strisce giallo-nere la cui rappresentazione è riscontrabile fin dai geroglifici degli antichi egizi: saranno il fulcro di questo evento.
Il Museo Egizio, uno dei simboli di Torino e tra i musei più visitati in Italia (con oltre 1 milioni di visitatori nel 2023) oltre che secondo al mondo per importanza dopo il museo del Cairo, celebra il suo bicentenario quest’anno.
Casa dell’Ambiente, frutto di un impegno nell’educazione ambientale che dura da oltre 40 anni, si unisce al museo per promuovere la tutela delle biodiversità, con particolare enfasi sulle api.
La mitologia incontra la realtà
“Ra ha pianto di nuovo.
Le lacrime caddero a terra.
Si trasformarono in un’ape.
Una volta creata, l’ape iniziò la sua attività nei fiori di tutti gli alberi.
é così che si produce la cera, come anche il miele dalle sue lacrime.”
Papiro Salt 825
Secondo il mito: le lacrime del dio Ra, una delle principali divinità egizie, una volta toccato il suolo si sono trasformate in api. Una nascita degna dei migliori libri di epica.
Le api sono state ben presto riconosciute dagli antichi egizi come essenziali per l’impollinazione e per la corretta diversificazione degli ecosistemi. Inoltre, la cera veniva utilizzata come legante o per fare delle piccole figurine, vere e proprie “action figures” ante litteram. Il miele veniva mangiato direttamente dal favo. Gli egizi sono stati dei veri pionieri di questa coltura come testimoniato da tanti antichi reperti.
L’apicoltura urbana a Torino
“L’animo umano è come l’ape che trae il suo miele anche dall’amaro dei fiori.”
Henryk Sienkiewicz
Dagli antichi faraoni si arriva alla sfida dell’apicoltura urbana, lanciata da Casa dell’Ambiente e accolta con entusiasmo dall’associazione Parco del Nobile, che insieme hanno valorizzato il ruolo fondamentale delle api nell’ecosistema urbano. In passato considerata poco più di una moda, questo tipo di coltura richiede passione e dedizione per preservare la vita di questi insetti così importanti, specie in contesti urbani.
L’evento
Il presidente dell’associazione, Davide Lo Bue, insieme ai volontari del servizio civile di Casa dell’Ambiente (lo spazio pubblico torinese gestito dall’Istituto per l’ambiente-WEEC Network) e al Museo Egizio, sabato 10 febbraio guideranno un’iniziativa che non solo esplorerà gli strumenti dell’apicoltore e gli alveari attraverso un laboratorio sensoriale, ma permetterà anche ai member del museo di lavorare la cera d’api e scoprire i segreti di un mestiere millenario.
“Come l’ape raccoglie il succo dei fiori senza danneggiarne colore e profumo, così il saggio dimori nel mondo.”
Buddha
Per ulteriori dettagli, rimanete aggiornati sui nostri canali social e i siti di questa rivista e di Casa dell’ambiente.
L’attività presso il Museo Egizio è riservato ai member You&ME. Per diventare member del Museo Egizio visita il sito: You&ME Membership (https://ow.ly/Sgok50Qtwtg) o scrivi a sostieni@museoegizio.it.
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