Skip to main content

Contaminazione da plutonio alla Casaccia: appello di scienziati e ambientalisti per trasparenza e sicurezza

| Redazione

Tempo di lettura: 3 minuti

Contaminazione da plutonio alla Casaccia: appello di scienziati e ambientalisti per trasparenza e sicurezza
Contaminazione da plutonio alla Casaccia: nessun rischio per la salute, ma scienziati e ambientalisti chiedono trasparenza e maggiore sicurezza.

Al centro ENEA di Casaccia, alle porte di Roma, un lavoratore è risultato esposto a livelli di radioattività superiori alla norma, con tracce di plutonio nel corpo. L’uomo, 59 anni, è stato sottoposto a controlli medici, che hanno escluso conseguenze per la sua salute. A distanza di dieci giorni dall’episodio, il dipendente è già rientrato al lavoro.

L’episodio, verificatosi il 21 novembre durante la gestione di rifiuti radioattivi presso l’impianto Plutonio, è stato definito dalla Sogin – società che dal 2003 gestisce l’impianto per conto di ENEA – come un evento di “contaminazione interna”, ma non un incidente nucleare. “I monitoraggi conclusi registrano valori confortanti”, ha dichiarato Sogin, sottolineando che le procedure di sicurezza sono state rispettate.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha confermato che non ci sono state conseguenze ambientali e ha definito l’accaduto un “evento anomalo specifico”. L’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare (Isin) ha avviato ispezioni per verificare la dinamica e prevenire futuri episodi simili.

Tuttavia, il caso ha riacceso il dibattito politico e ambientale sulla gestione dei rifiuti nucleari in Italia. Il deputato Pd Roberto Morassut ha ribadito l’urgenza di individuare un deposito unico nazionale per i rifiuti radioattivi, lamentando anni di ritardi burocratici e politiche inconcludenti.

La vicenda ha inoltre sollevato critiche da parte di numerosi esperti e attivisti. In un appello pubblico, firmato da scienziati, ambientalisti e rappresentanti di associazioni come Greenpeace e Kyoto Club, si chiede maggiore trasparenza da parte di Sogin e una ricostruzione dettagliata dell’accaduto, inclusa la quantità precisa di radiazioni che ha colpito il lavoratore.

Le ricerche sul plutonio alla Casaccia risalgono agli anni ’80, quando l’Italia ha cessato le sue attività nucleari, trasferendo il materiale negli Stati Uniti. Tuttavia, nei macchinari del centro sono rimaste tracce di plutonio, gestite in condizioni di sicurezza.

Il caso pone nuovamente l’attenzione sulla necessità di una gestione efficace e sicura dei rifiuti radioattivi, con procedure rigorose per garantire la protezione dei lavoratori e dell’ambiente.

Appello. Sogin e plutonio chiediamo trasparenza!

PER ADERIRE: redazione@rivistaeco.it

NUCLEARE: ABBIAMO IL DIRITTO DI SAPERE

IL FISICO GIANNI MATTIOLI LANCIA APPELLO DI SCIENZIATI E AMBIENTALISTI: “PICHETTO FRATIN E SCHILLACI SIANO TRASPARENTI SU CONTAMINAZIONE PLUTONIO”

Scienziati e ambientalisti: “Il ministro Pichetto Fratin vada in Parlamento per spiegare cosa sia realmente successo alla Casaccia dove un operaio è stato contaminato da plutonio. Non c’è informazione né trasparenza sull’episodio accaduto”.

“Non si può declassare l’episodio a semplice ‘fatto anomalo e non previsto’ si tratta di un vero incidente nucleare che dimostra una volta di più l’inadeguatezza di SOGIN, la società di Stato incaricata del decommissioning degli impianti nucleari e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, come più volte denunciato nel corso degli anni in primis dal fisico Massimo Scalia, scomparso un anno fa”.

 Il Ministro Pichetto Fratin ha annunciato la scelta a breve di un sito per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi di tutto il paese e una legge delega per l’installazione di impianti nucleari diffusi, ovviamente a fissione, la tecnologia che il Nobel Giorgio Parisi ha definito ‘più vecchia del transistor’: i cittadini possono stare tranquilli?

Chiediamo: un’ispezione immediata; un’informazione urgenze su quanto è accaduto e in particolare sulla sicurezza per chi lavora al “Centro della Casaccia”; un monitoraggio da parte di ISPRA del sito e delle aree adiacenti.

In merito alla contaminazione da plutonio avvenuta alla Casaccia i responsabili della struttura affermano che si tratta di un fatto anomalo e non previsto.

Un accadimento siffatto in italiano si chiama incidente.

Rimandiamo a quanto sostenuto e documentato da Massimo Scalia sulla scarsa trasparenza e sull’inadeguatezza di SOGIN.

Pretendiamo chiarezza a cominciare dal rendere nota la quantità precisa di radiazioni che hanno colpito il lavoratore coinvolto e dall’accurata ricostruzione dell’evento”.

PER ADERIRE: redazione@rivistaeco.it

Primi firmatari

Gianni MATTIOLI – Fisico

Angelo BONELLI – Europa Verde

Aurelio ANGELINI – Movimento Ecologista

Giuseppe ONUFRIO – Greenpeace

Ermete REALACCI – Symbola

Stefano CIAFANI – Legambiente

Gianni SILVESTRINI – Kyoto Club

Igor STAGLIANÒ – Giornalista

Pasquale STIGLIANI – ScanZiamo le Scorie

Alessandra GUSEO – Movimento Ecologista

Nicoletta MARIETTI – Economista

Alessandra VALENTINELLI – Urbanista

Mariaclaudia CUSUMANO – Ricercatrice

Luca ELIA – Sindaco PD – Mov. Ecologista

Tullio BERLENGHI – Saggista

Giovanni HERMANIN – Movimento Ecologista

Corrado CARRUBBA – Avvocato

Mario SALOMONE – Sociologo dell’ambiente

Anna RE – Ricercatrice

Raffaele BARRINA – Movimento Ecologista

Italo REALE – Avvocato

Stefano FACCHI – PD – Movimento Ecologista

Gianluca SENATORE – Ricercatore

Fabio PETROZZi – Movimento Ecologista

Franco LO COCO – Artista

Salvatore ALFANO – Movimento Ecologista

Giuseppe MATTIOLI – Ricercatore CNR

Eleonora ANGELI – Movimento Ecologista

Salvatore PEDULLÀ – Lavoratore dipendente

Francesco CIMINO – Movimento Ecologista

Enzo REDA – Avvocato

Giulio FACCHI – Movimento Ecologista

Paola CRESCENTI – Tecnico sanitario

Loredana LUCARINI – Movimento Ecologista

PER ADERIRE: redazione@rivistaeco.it

Scrive per noi

Redazione
Redazione
".eco", rivista fondata nel 1989, è la voce storica non profit dell'educazione ambientale italiana. Intorno ad essa via via si è formata una costellazione di attività e strumenti per costruire e diffondere cultura ecologica e sostenibilità.