Un libro corale, partecipato che è un inno agli alberi, alla loro esistenza e all’essere parte della vita umana. Si chiama cinque sensi per un albero ed è il libro, appena pubblicato in formato ebook gratuito dalla rivista culturale l’EstroVerso, a cura della giornalista, scrittrice e poetessa catanese Grazia Calanna. “La natura mi conforta da sempre – spiega la curatrice – tanto più in un momento storico delicatissimo qual è quello che stiamo vivendo. Durante le mie passeggiate nei boschi etnei, ho pensato spesso al significato e alle potenzialità di una riflessione corale sul nostro futuro, sulla nostra salute e ho cominciato a immaginare questo progetto».
Un progetto per sensibilizzare sull’importanza della tutela ambientale
Si progetto – realizzato in sinergia con l’associazione “Mindart”, e che attualmente si avvale anche della collaborazione della galleria catanese “KōArt” – parte dall’idea di sensibilizzare tutti sull’importanza della tutela ambientale e sul valore degli alberi nelle nostre viste. L’idea è quella di arrivare presto alla pubblicazione anche su carta stampata ed ecologica per poi destinare i proventi per la curatela all’acquisto di alberi da donare ai bambini che li potranno piantare nelle proprie città. Un’idea, che a partire da un anelito individuale e locale punta al globale, cui Grazia Calanna è arrivata anche grazie alla sua rivista. «Ho lanciato un “annuncio” aperto alle libere adesioni attraverso l’EstroVerso – racconta -. Il risultato è stato questo testo molto partecipato, con gli autori più disparati che hanno deciso di scrivere, fotografare, dipingere o illustrare, gli alberi della loro vita». Una passione per gli alberi che, di fatto, ripercorre un po’ il legame che l’essere umano e l’intera esistenza sulla terra ha sempre avuto con gli alberi.
Scrittori, pittori, poeti insieme per un inno alla vita degli alberi
Le parole dello psicoanalista e giornalista francese Jacques Brosse: “Fin dall’origine il destino degli uomini fu associato a quello degli alberi con legami talmente stretti e forti che è lecito chiedersi che cosa ne sarà di un’umanità che li ha brutalmente spezzati” – sono state quelle con cui Calanna ha rivolto un invito ad artisti e pensatori che volessero dedicare la loro arte, il loro pensiero, la loro creatività agli alberi. «Ho considerato – continua Calanna – il sì degli autori una sorta di inno alla vita, contro ogni sorta di abuso perpetrato (anche) mediante l’uso smodato e incontrollato della tecnologia. Mi piace pensare che le nostre tante voci – attraversato il ‘tema’ in modo trasversale e senza toni predicatori – desiderano avere valore unanime oltreché a favore della vita tutta. E a favore della consapevolezza di quello che sta accadendo. Una consapevolezza senza la quale nessun riparo è (o sarà – mai) possibile».