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Educazione al clima, la sfida della complessità, scuole sostenibili e molto altro

| Redazione

Tempo di lettura: 3 minuti

Anche esperienze, storie di comunicazione ambientale di successo (tramite radio, film, libri, festival e mostre), proposte per città più vivibili tra i molti argomenti trattati nel numero doppio di dicembre di “.eco” (con cui esce anche “il Pianeta azzurro”). Sono solo alcuni dei tanti “vaccini” contro il bla bla bla che aiutano a curare un pianeta malato tramite educazione e la formazione. Perché occorrono un’altra comprensione e narrazione del mondo (NB. Per chi non conosce le nostre testate, copie omaggio se chieste entro il 30 novembre)

Nel numero di dicembre di “.eco” molti antidoti al bla bla bla.

Riflessioni, esperienze, proposte per una educazione adeguata alla complessità contemporanea. Questo il senso di una lunga storia (cominciata decenni fa) e ben esemplificata nel numero di dicembre di “.eco” (cui è allegato anche il nuovo numero de “il Pianeta azzurro”). Di esempi e materiali, infatti, è pieno il numero di dicembre della testata di riferimento per una “educazione sostenibile”.

Numero doppio, particolarmente ricco, questo di dicembre 2021, che presenta contributi sull’educazione al clima e la sfida della complessità, racconta storie di comunicazione ambientale di successo (tramite radio, film, libri, festival e mostre), proposte per una “ecopedagogia”, presentazione di metodi interattivi, esperienze didattiche e molto altro.

“il Pianeta azzurro esce insieme a “.eco”.

“Cambiare le menti e non il clima” è ad esempio il titolo dell’articolo di Antonella Bachiorri (CIREA, Università di Parma) e “Educare alla complessità: un approccio sistemico” è il focus di Giovanna Del Gobbo (Università di Firenze), mentre Alessandro Chiarucci (ordinario di Botanica alla bolognese Alma mater) spiega come “Salvare la biodiversità per salvare la vita dell’uomo su questo pianeta”, facendo “metà e metà” tra esseri umani e natura.

Sono questi solo alcuni dei molti materiali nati dalla Summer school 2021, cui è dedicato un ampio dossier.

L’educazione, “eretica” e “sostenibile” come risposta alla crisi

Siamo, si sa, un’umanità divisa, disorientata e incattivita dalle disuguaglianze e dalle ingiustizie, alle prese con una realtà oggettivamente complessa, fatta di una rete di interconnessioni che non è facile cogliere.
Occorrono un’altra comprensione e narrazione del mondo, una visione lungi-mirante e anche rispondere al bla bla bla che i giovani giustamente rimproverano ai governanti. Come uscire dall’alternativa tra demotivante pessimismo e immotivato “mezzopienismo” del bicchiere?

La risposta, sostiene “.eco”, voce storica dell’educazione ambientale italiana (la rivista, infatti, è nata nel 1989), può venire solo da un’educazione formale, non formale e informale ispirata all’ambiente e alla sostenibilità.

In apertura del numero (dopo la consueta rubrica di foto di Roberto Besana commentate da Nello Rossi), il manifesto “Il senso di una sfida. Una scuola eretica per una educazione sostenibile” e diversi interventi per mettere i primi mattoni di una scuola rinnovata ed ecologica.

Inquadrare il QR Code per vedere tutte le tariffe.

Non conosci le riviste? Chiedici una copia saggio e ti invieremo “.eco” e “il Pianeta azzurro”. Scrivi a amministrazione@schole.it o manda un messaggio WhatsApp con i tuoi dati completi al numero 392 614 3113 (se lo fai entro il 30 novembre riceverai già il numero di dicembre). O vai sullo shop per leggere liberamente un numero arretrato di “Culture della sostenibilità”.

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".eco", rivista fondata nel 1989, è la voce storica non profit dell'educazione ambientale italiana. Intorno ad essa via via si è formata una costellazione di attività e strumenti per costruire e diffondere cultura ecologica e sostenibilità.