L’11 aprile 1944, a Napoli, Palmiro Togliatti (1893-1964) tenne un celebre discorso. Undici giorni dopo, il PCI avrebbe imposto una svolta al governo. L’esecutivo Badoglio si formò a Salerno (dove rimase fino al 4 giugno, giorno della liberazione di Roma) con rappresentanti dei sei partiti antifascisti, uniti per contribuire all’iniziativa del CLN. Nel frattempo, nell’Italia […]
L’11 aprile 1944, a Napoli, Palmiro Togliatti (1893-1964) tenne un celebre discorso. Undici giorni dopo, il PCI avrebbe imposto una svolta al governo. L’esecutivo Badoglio si formò a Salerno (dove rimase fino al 4 giugno, giorno della liberazione di Roma) con rappresentanti dei sei partiti antifascisti, uniti per contribuire all’iniziativa del CLN. Nel frattempo, nell’Italia centro-settentrionale occupata, il CLNAI svolgeva di fatto funzioni di rappresentanza del governo nazionale, dirigendo in modo unitario la lotta di resistenza e liberazione dal nazismo e dal fascismo, anche con azioni armate.
Il discorso di Togliatti, 11 aprile 1944
Il discorso di Togliatti, noto come la “svolta di Salerno” per la mediazione istituzionale con la monarchia, fu rivolto ai quadri dell’organizzazione comunista napoletana ed è stato il suo primo intervento pubblico dopo il rientro in Italia. Il significato di questo discorso è spiegato e contestualizzato nella lucida prefazione del grande storico campano Francesco Barbagallo. È consigliata anche la lettura del romanzo di Tonino Scala su Togliatti a Napoli in quel periodo.