Nel numero di dicembre 2018 di “.eco” ripubblichiamo una rara intervista del 1972 di Grazia Francescato ad Aurelio Peccei: il rapporto sui limiti della crescita spiegati dal fondatore del Club di Roma. Un’intervista ancora fresca e illuminante, così come il rapporto al Club di Roma che suscitò allora un vivace dibattito e trovò molti “negazionisti”.
«Il primo tentativo di condurre una tale rigorosa indagine sulla realtà presente per ideare poi una strategia del futuro fa capo ad Aurelio Peccei, uno dei grossi manager dell’economia italiana, presidente dell’Italconsult e uomo che col divinatorio e la futurologia da dilettante non ha nulla a che vedere.
Vado a trovare Peccei nel suo ufficio, in uno dei palazzi del centro direzionale lungo la Cristoforo Colombo. Dalla finestra appare un verde ravviato, qualche pino sopravvissuto: quel che resta della campagna romana.
Sul suo tavolo, Peccei ha le bozze di un libro The Limits to Growth (I limiti allo sviluppo, nella prima e inesatta traduzione italiana, NdR.), che compare proprio in questi giorni nell’edizione italiana, e che sintetizza i risultati di questo studio globale sulla situazione dell’umanità.»
È l’incipit della lunga intervista che Grazia Francescato (giornalista, con un curriculum che vanta la presidenza del WWF e quella del vecchio partito dei Verdi) fece al fondatore del Club di Roma nel 1972. Al cinquantenario del Club e a quanto ne nacque è dedicato un ampio “Primo piano” del numero di dicembre di “.eco”, in cui, oltre all’intervista di Grazia Francescato al grande economista e pensatore, compaiono articoli di Giorgio Nebbia, Ugo Leone e Mario Salomone.