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Si apre il dodicesimo congresso mondiale dell’educazione ambientale

| MARIO SALOMONE

Tempo di lettura: 2 minuti

Si apre il dodicesimo congresso mondiale dell’educazione ambientale

Prende il via lunedì 29 il dodicesimo World environmental education congress (WEEC). E in parallelo si riuniscono centinaia di giovani per l’incontro dedicato alle nuove generazioni. Venti anni sono passati dal primo nel 2003 in Portogallo. La rete internazionale (con sede in Italia) e le sue iniziative si confermano il punto di riferimento più continuativo e autorevole della comunità mondiale di pratica e di ricerca in educazione ambientale. Seguiremo il congresso con aggiornamenti e testimonianze.

Si apre lunedì 29 gennaio il dodicesimo WEEC. Più di mille i partecipanti da ogni parte del pianeta, centinaia di interventi previsti, cui si aggiungono quelli del programma speciali per i giovani che daranno vita alla conferenza loro dedicata (lo YEEC). Creato per la prima volta a Bangkok nel 2019 in occasione del decimo congresso e proseguito nel 2022 a Praga, lo spazio giovani sta crescendo di edizione in edizione del più continuativo e autorevole momento internazionale di incontro della comunità di pratica e di ricerca dell’educazione ambientale.

Fare rete, costruire il futuro

A ospitare il 12th WEEC è l’agenzia per l’ambiente di Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti. Mettere in contatto le persone e creare il domani (“Connecting People, Creating Tomorrow”) è lo slogan scelto per l’edizione 2024, ma è anche la missione dell’educazione ambientale e la funzione dei congressi che si ripetono regolarmente dal 2003 (primo evento in Portogallo) e che sono passati poi da tutti i contenenti.

Una numerosa delegazione italiana (in assoluto la più nutrita) fa onore al ruolo del nostro paese: è l’Italia a ospitare il segretariato mondiale WEEC, gestito dalla rete WEEC nazionale nei locali in cui si producono (su carta, web e social) anche questa rivista “.eco” e le altre due testate del “sistema WEEC” (la rivista scientifica semestrale “Culture della sostenibilità” e le pubblicazioni dedicate alle varie forme dell’acqua “il Pianeta azzurro” e la Collana del faro).

Al 12 un giro di boa. Mettere l’ambiente al centro in un’epoca di “policrisi”

Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, così come nel numero di marzo di “.eco” daremo conto dei lavori del congresso. fin d’ora, si può anticipare che le sfide da affrontare, in un quadro di terza guerra mondiale a pezzi e di “policrisi”, non sono facili, ma sono cruciali per cambiare scopi, principi e metodi dell’apprendimento e su altre basi costruire il futuro.

Venti anni e dodici congressi sono un bel risultato, ma come il dodicesimo mese dell’anno segna l’imminente passaggio a un anno nuovo, anche dopo questo congresso bisognerà pensare a un “nuovo anno”, a una “Nuova educazione ambientale” (NEA?) e al lavoro dei prossimi vent’anni.

Segui il dodicesimo WEEC su questo sito, sulle pagine social e sul sito della rete internazionale www.weecnetwork.org

Scrive per noi

MARIO SALOMONE
MARIO SALOMONE
Sociologo dell'ambiente, giornalista e scrittore, Mario Salomone dirige ".eco" dalla fondazione (1989), è autore di saggi, romanzi e racconti e di numerosi articoli su quotidiani e riviste. Già professore aggregato all'Università di Bergamo, è Segretario generale della rete mondiale di educazione ambientale WEEC, che realizza ogni due anni i congressi del settore.