Lo stretto legame salute-ambiente

Malattie trasmissibili e non trasmissibili sono sempre più dovute a cause ambientali, o comunque amplificate dal cambiamento climatico, l’inquinamento, stili di vita derivanti da un modello consumistico. Ne ha fatto oggetto una campagna dell’AIL, l’associazione per la lotta alla leucemie, linfomi e mieloma, che dal 10 al 23 giugno 2023 ha lanciato “Sognando Itaca”, un progetto che lega stile di vita, ambiente e scelte alimentari del paziente alla riabilitazione psicosociale. Tra le attività in programma in tutta Italia: velaterapia, arteterapia, musicoterapia, ginnastica dolce e molto altro.

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Italo Calvino, l’intuizione dell’Antropocene

L’Antropocene segna la fine di comunità di segni e di linguaggi, significati e relazioni, oltre che di creature sorelle e patrimoni genetici. Nelle opere di Calvino, popolato di animali, la formica, i gatti, un coniglio, una gallina, un gorilla diventano emblemi di un mondo in declino. Chi ci salverà? Anche la letteratura può illuminarci e dare una mano, come spiega Serenella Iovino nel fondamentale Gli animali di Calvino. Storie dall’Antropocene.

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Cambiamento culturale, complessità, etica. Le lezione delle foreste

Alla conferenza internazionale “The forest factor” una visione ha accomunato continenti, discipline e ruoli diversi: quella dell’urgenza di un cambiamento culturale “trasformativo” e di un’azione comune.

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Contare fino a 5 e moltiplicare per 1000

Inizia la pacifica competizione per la destinazione del 5×1000. Ci sono mille ragioni per scegliere di sostenere la rete WEEC che costruisce e diffonde cultura ambientale in Italia e nel mondo. Ne abbiamo scelte cinque, da moltiplicare per mille firme (indicando nella Dichiarazione dei redditi il codice fiscale 02793420015).

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L’informazione libera e costruttiva è quella ambientale

Il 3 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale della libertà di stampa, un’occasione per riflettere sulla difesa della libertà di parola e di informazione, del pluralismo e dell’indipendenza dei media (l’Italia è solo al 58° posto). In questo quadro, si celebra anche la Giornata nazionale dell’informazione costruttiva (GNIC), cui aderiamo. L’esplosione del razzo di Elon Musk tra le buone notizie, le soluzioni per la (vera) transizione ecologica tra quelle costruttive.

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Libertà, democrazia, uguaglianza e ambiente, un legame indissolubile

25 aprile: ritrovare le profonde connessioni tra diritti e giustizia sociale e ambientale. Un legame che figure della Resistenza e dell’ambientalismo, come Aurelio Peccei e Laura Conti, praticarono a rischio della vita. Oggi, ha detto il presidente Mattarella, a onorare la Resistenza sono, tra gli altri, i giovani che difendono l’ambiente.

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Aurelio Peccei antifascista e partigiano

Il fondatore del Club di Roma, antifascista da sempre, aderisce alla Resistenza cui partecipa nelle file di Giustizia e Libertà. Catturato, viene torturato dai repubblichini. Nei giorni della Liberazione (come racconta Giorgio Bocca) guida un reparto di partigiani nei combattimenti a Torino. Sarà poi nominato dal CLN commissario della Fiat al posto dei dirigenti epurati.

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E l’uomo bianco formò la Terra a sua immagine e somiglianza

Dal genocidio all’onnicidio. La conquista occidentale del mondo sterminando popoli e visioni vitalistiche della Natura. Da Amitav Ghosh uno sguardo non occidentale su origini, sviluppi e possibile tracollo dell’Antropocene, ma anche una indicazione su come evitarlo ascoltando le voci di tutti gli esseri visibili e invisibili che abitano Gaia.

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La crisi accelera, è il nazionalismo che alimenta l’omnicidio

Viviamo in uno stato di ebetismo collettivo. Mentre il nazionalismo alimenta in modo esponenziale la crisi climatica, crescono le disuguaglianze. Occorrerebbero multilateralismo e un “cosmopolitismo della sopravvivenza” e soprattutto occorrerebbe cambiare il modello socioeconomico. Mancanza di interdisciplinarità, conservatorismo accademico, lentezza della conoscenza di fronte alla velocità dei cambiamenti ostacolano però il capovolgimento di paradigma. Il saggio di Daniele Conversi sui rapporti tra Antropocene e politica alla luce dei cambiamenti climatici offre importanti spunti di riflessione al mondo della ricerca e della pratica educativa.

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La natura fa bene alla scuola e alla comunità

Di ritorno da un incontro con un gruppo di scuole impegnate in progetti di educazione ambientale basati sul rapporto con la natura. Seme di una potenziale rete più ampia, già attiva nei rispettivi territori, in cui scorrono reciproche energie tra istituti scolastici e comunità. Elementi per un modello ideale di “migliore pratica”, al servizio della “nuova educazione ambientale”, quella che raccoglie l’eredità di un lungo percorso ed è in perfetta sintonia con le sfide del futuro.

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Alberi in società. La partecipazione concima il bosco

Si moltiplicano le iniziative di riforestazione e di protezione dei boschi e crescono le foreste urbane. Il pericolo del greenwashing esiste, l’antidoto sono l’educazione alla eco-cittadinanza e la partecipazione. Spesso sono gruppi di cittadine e cittadini a organizzarsi e a raccogliere i fondi necessari grazie al “crowdfunding”. È un movimento letteralmente “grass-roots”. A una di queste iniziative destiniamo una quota degli importi raccolti per associarsi alla Rete WEEC Italia o per abbonarsi alla riviste della rete.

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Quando l’educazione fa comunità

Territorio e comunità, come è noto, sono risorse e interlocutori fondamentali dei sistemi educativi in tutte le età della vita. Città educative, “learning cities”, patti educativi di comunità, comunicanti educanti sono proposte e sigle note. Meno evidente e curata, invece, la funzione che l’educazione (formale e non formale) può svolgere come agente di sviluppo locale sostenibile, contribuendo ai processi di “ri-territorializzazione” e a ridare senso alla comunità anch’essa travolta come i territori dalla “policrisi” (non autoreferenziale e chiusa in “piccole patrie” nutrite da odio e etnonazionalismi). A patto che l’educazione sappia fare i conti con le nuove dimensioni dello spazio e del tempo.

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Gorbaciov, o le occasioni sprecate della Storia

Torino 2005, Michail Gorbaciov interviene al terzo congresso mondiale di educazione ambientale presso il Centro Congressi del Lingotto.

Come minimo incompreso, più facilmente sabotato e lasciato solo, l’ultimo leader sovietico era stato coraggioso e preveggente, impegnandosi in una politica di pace che gli aveva fruttato anche il Nobel e dopo le dimissioni da capo dello stato aveva fondato Green Cross International. Nel 2005 era anche intervenuto al terzo congresso mondiale WEEC. “La goccia scava la pietra” il suo incoraggiamento.

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La scomparsa di Elisabetta Falchetti

La scomparsa di Elisabetta Falchetti lascia un grande vuoto nella comunità italiana educazione ambientale (sulla cui “ecologia” si era interrogata, criticando la nozione di “sviluppo sostenibile”), della museologia e della divulgazione scientifica. 

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Può esistere una educazione eco-sostenibile?

Può esistere una educazione eco-sostenibile? Per Raffaele Alberto Ventura, almeno in occidente, no. Siamo troppo condizionati da una storia di dominio e di privilegi. La comunità dell’educazione ambientale è però impegnata a cambiare la situazione.

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Piero Angela, che ci spiegava dove va il mondo con intelligenza e efficacia “pop”

Maestro di vero giornalismo e di grande divulgazione scientifica, Piero Angela, scomparso il 13 agosto all’età di 93 anni, è stato da subito attento ai limiti di un pianeta bello e fragile, e quindi della crescita, che venivano da Aurelio Peccei (torinese come lui) e dal Club di Roma. Per Piero Angela, Peccei era «il nostro “Greto Thunberg”».

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Giovani impegnati, il futuro è già qui

Il Camp internazionale di Fridays for future a Torino è stato l’evento politico più importante della settimana del 25 luglio, benché semi-ignorato dai mass media. Il movimento mondiale nato dallo sciopero solitario di Greta Thunberg tiene negli anni, matura e si allarga dal clima ai temi della giustizia sociale e ambientale.

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Acqua e energia, la sindrome del Prode Anselmo. Senza dimenticare quella di Phileas Fogg

Ridurre i consumi, eliminare gli sprechi, cambiare stili di vita e sistemi produttivi è la prima azione da fare se manca l’energia o l’acqua scarseggia. Se il secchio è bucato, prima di mettere altra acqua bisogna chiudere i buchi. Altrimenti si fa la fine del Prode Anselmo, parente stretto di Phileas Fogg.

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Le quattro centralità dell’educazione ambientale

Grande attenzione e vasta eco per il convegno internazionale “Nature in Mind. Una nuova cultura della natura per la tutela della biodiversità. L’educazione formale, non formale e informale di fronte alla complessità del mondo naturale” (Roma, 19 e 20 maggio 2022). Una grande pluralità di voci dall’Italia e da tutti i continenti per lavorare a “una nuova cultura della natura” come fondamenta del futuro e come guida per una rigenerazione dell’apprendimento e di sistemi formativi di ogni tipo. Quattro le centralità emerse in un evento che “è stato un evento”.

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