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Le “Prove di resilienza” partono dalla lettura

| Redazione

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Le “Prove di resilienza” partono dalla lettura

Sono molte le “Prove di resilienza” a cui le diverse categorie sociali ed economiche sono sottoposte durante questo periodo post pandemia. Il settore della cultura non ne è escluso, eppure è proprio dai libri che partono alcune riflessioni contenute nel numero di settembre 2020 di “.eco”.

Prove di resilienza” è il titolo del numero di settembre 2020 di “.eco” (voce dell’educazione ambientale italiana e della Rete WEEC Italia) ed è anche ciò che ci si è imposti di portare avanti durante la quotidianità post pandemia. In effetti, questa necessità di ricostruzione ha riguardato tutte le categorie sociali ed economiche e, tra queste, il settore della cultura non ne è certo rimasto indenne. Se la cultura e, nello specifico, la lettura avrebbero potuto essere un’àncora di salvezza per molti, dall’altro concentrarsi in quarantena non è stato certamente semplice, complici ansie e preoccupazioni, come riporta l’articolo di Valeria De Toma in merito alla crisi dell’editoria. Eppure, sono numerosi gli spunti di riflessione che hanno come origine proprio la lettura, non solo di Sepúlveda e Rodari, ma anche di Calvino, Umberto Eco e molti altri. 

Riflessione interessante è quella di Ugo Leone che, come Calvino, si chiede cosa sia una città per noi, soprattutto a seguito della crisi pandemica. Durante la quarantena il concetto stesso della vita di città è stata messa in discussione: ci si chiede, quindi, quale sarà il futuro di una città “a distanza” e quali le ripercussioni positive e negative su una città in ricostruzione. Lo stesso Ugo Leone analizza il libro Extinction, edito da Urbanautica, con oltre duecento foto di trenta fotografi in grado di rappresentare visivamente l’impatto dell’uomo sul futuro del mondo. La recensione di Elena Pagliarino sul libro Earth emotions. New Words for a New World di Glenn Albrecht espone con chiarezza il medesimo concetto ma con un’altra prospettiva: quella delle emozioni che legano l’uomo alla Terra e che non devono affievolirsi per poter garantire una presa di coscienza attiva. 

Non solo novità letterarie ma anche commenti a libri ben noti sono presenti in questo numero di “.eco”: un esempio ne è l’articolo di Tiziana Carena su “Il superuomo di massa” in cui Umberto Eco rilegge il romanzo popolare e ne rivaluta le caratteristiche ben note dei cosiddetti eroi.

Dunque, tra le numerose tematiche del numero di settembre di “.eco”, la lettura è certamente considerata fondamentale per elaborare una conoscenza critica attiva.

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".eco", rivista fondata nel 1989, è la voce storica non profit dell'educazione ambientale italiana. Intorno ad essa via via si è formata una costellazione di attività e strumenti per costruire e diffondere cultura ecologica e sostenibilità.