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I segreti degli ippocampi: danze nuziali, catture illegali e la battaglia per la sopravvivenza

| Lorenzo Carbone

Tempo di lettura: 2 minuti

Nel mare Ionio reggino, una colonia di ippocampi danza, segno di un ambiente marino sano ma minacciato. La loro danza nuziale è a rischio a causa della perdita di habitat dovuta alla pesca e allo sviluppo costiero. Inoltre, la cattura illegale in Cina per scopi afrodisiaci mette a serio pericolo queste creature, rendendo essenziale proteggere il loro ambiente e combattere la caccia illegale.

Un giorno da … ippocampo

Buongiorno a tutti. Un altro giorno ha inizio. Mi risveglio col sole che mi illumina attraverso le increspature dell’acqua. In lontananza gli echi della città che si risveglia coi suoi suoni dialettali.

Sono ancora un po’ tutto rotto, dormire tra gli anfratti rocciosi non è come un letto, ma non mi lamento. Stiro la pinna dorsale fatta a ventaglio che mi ritrovo sulla schiena, d’altronde senza questa non riuscirei a muovermi sui fondali sabbiosi e le praterie di alghe.

Perché dovrei andare più a fondo? Qui, ho già tutto quello che mi serve per un’ottima dieta. Crostacei, pesci, invertebrati e larve, oggi il mare è stato buono e mi ha riservato un banchetto da re.

Devo essere in forze perché tra poco arriverà lei. La mia metà. Dovete sapere che ogni mattina mi presto in una danza di coppia. Niente walzer o samba, un movimento elegante e leggero come i nostri stessi esili corpi. Le code si intrecciano e i movimenti si sincronizzano. Non c’è nessuno che giudica la nostra performance ma penso che non abbia niente da invidiare rispetto ai migliori salti di quei saccenti delfini.

Rispetto a voi mammiferi, siamo coppie più eque dal punto di vista della suddivisione dei compiti genitoriali, anzi forse si potrebbe dire che si tratta di una gravidanza invertita. La mia compagna depone le uova con cura e attenzione nella mia sacca incubatrice, giusto sotto al mio ventre. Ventotto giorni molto lunghi e faticosi ma così facendo le permetto di produrre nuove uova. Mi ricordo ancora i primi avannotti erano tali e quali a me, stesso muso lungo, ma i colori sgargianti come quelli della mia adorata.

Eccola! Mi perdonerete ma è arrivata. Con permesso, vado a ballare con la mia consorte!

I cavalieri del mare: la complessa vita degli ippocampi

Per gli appassionati di vita marina, il Basso Ionio reggino offre uno spettacolo unico: una colonia di ippocampi ha trovato rifugio tra le sue acque cristalline da ormai un paio di anni. La loro presenza è un segno tangibile della pulizia e della salute del mare circostante, un tesoro fragile che testimonia l’equilibrio delicato degli ecosistemi marini.

Tuttavia, nonostante questa bellezza apparente, la danza nuziale degli ippocampi è minacciata. La pesca e lo sviluppo costiero stanno via via erodendo i loro habitat naturali, mettendo a rischio non solo il loro ambiente ma anche la loro stessa sopravvivenza. Un ulteriore pericolo giunge dall’altro lato del mondo: in Cina, gli ippocampi vengono catturati e utilizzati come afrodisiaci naturali, una pratica senza alcuna base scientifica ma che continua a minacciare queste creature uniche.

Inoltre, la vita degli ippocampi è intricata di dettagli sorprendenti. Le femmine hanno la capacità di deporre fino a 1500 uova nel ventre dei maschi, anche se solamente un numero limitato sopravviverà, minacciato dagli attacchi dei predatori. Gli avannotti, piccoli pesci in larval state, devono superare numerosi ostacoli per crescere e trasformarsi in esemplari adulti, con le medesime caratteristiche dei loro genitori.

Questi animali, ammirati già nell’antichità tanto da essere associati al dio del mare Poseidone, meritano di essere protetti. La loro storia intricata e il loro ruolo nell’ecosistema marino sottolineano l’importanza di preservare non solo il loro habitat, ma anche la ricchezza e la diversità del nostro prezioso patrimonio marino.

Scrive per noi

Lorenzo Carbone