In tutto il mondo si ritorna in piazza per il clima
Il 3 marzo 2023 torna lo sciopero globale per il clima organizzato da Fridays For Future. Sul profilo di Greta Thunberg, in sciopero da 237 settimane, si legge che la prima richiesta della manifestazione è l’immediata cessazione di finanziamenti delle fonti fossili. Ecco tutte le indicazioni per poter raggiungere la manifestazione nelle piazze italiane. La mobilitazione però continua e si salda con lo sciopero transfemminista dell’otto marzo.
Venerdì 3 marzo saranno centinaia di migliaia le persone che torneranno ad occupare le strade e le piazze con Fridays For Future: il movimento internazionale di protesta per la giustizia climatica, nato nell’agosto del 2018, ha infatti indetto un nuovo global strike.
Dall’ultima manifestazione globale, tenutasi a settembre, sono passati alcuni mesi; nel frattempo c’è stata la Cop27, gli aumenti delle bollette di gas e luce e le testimonianze di come la qualità dell’aria di tante zone di Italia sia ancora pessima.
Manifestazioni in tutto il mondo e in tutta Italia
Se il punto centrale, come dimostrato dal post di Greta Thunberg, rimane la lotta ai combustibili fossili e ai suoi finanziamenti, in generale, per poter comprendere le rivendicazioni portate in piazze, bisogna risalire al documento che il movimento aveva creato nel settembre dell’anno scorso. Nella loro agenda climatica vengono presentate cinque proposte attuabili nell’immediato futuro, che potrebbero avere un riscontro immediato da un punto di vista climatico e sociale: dalla mobilità all’energia, passando per il lavoro, l’edilizia e, infine, l’acqua. Viene richiesto che il tema della siccità, centrale in questo momento storico per il nostro paese, venga trattato seriamente. Non possono lasciare indifferenti le immagini che arrivano da Venezia, ma il problema dev’essere ormai considerato strutturale in Italia.
“Ignorate la nostra voce”
Negli ultimi vent’anni, il nostro stivale ha subito cinque annate di siccità e si prospetta che quest’estate possa essere ancora peggiore di quella scorsa. Legambiente aveva proposto otto interventi per combattere il problema; Fridays For Future vi ha dedicato un intero capitolo del suo programma. In concreto, però, non si sta facendo nulla, ulteriore motivo per tornare in piazza.
Volete il nostro voto ma ignorate la nostra voce. La politica dei partiti si è presa tutto il palcoscenico e la facoltà di scegliere cosa è meglio per il paese, ma è lontana dalle istanze e dalle preoccupazioni delle persone che dicono di rappresentare. Non potete rappresentarci se non ci ascoltate.
Think global, act local
Bisogna pensare in scala globale. Ecco perché un giorno unico per manifestare in tutto il mondo, ma agire localmente, a partire dalla nostra città. Uno dei punti di forza del movimento è la sua capillare presenza nel territorio e, per questo motivo, il modo migliore per informarsi su come poter operare in prima persona, entrando nella comunità a voi più vicina, è cercare un contatto diretto con la sede locale.
Presentiamo di seguito la tabella riassuntiva delle manifestazioni in Italia, che possono subire alcune variazioni.
Il futuro sarà ecotransfemminista o non sarà!
La mobilitazione durerà all’incirca una settimana, ponendo in relazione lo sciopero globale per il clima, con lo sciopero transfemminista dell’otto marzo.
“Da alcuni anni i movimento ecologisti e transfemministi hanno adottato lo sciopero come pratica di lotta, ma quest’anno vogliamo unire i due scioperi in una settimana di mobilitazione ecotransfemminista.”
Saranno, quindi, diversi gli incontri, nei prossimi giorni, di iniziativa sociale, climatica e femminista. Fridays for Future stringe una collaborazione con Nonunadimeno, da sempre promotrice di lotte femministe e contro la violenza di genere, dimostrando quanto la lotta per la giustizia climatica debba necessariamente passare per quella di genere, e non solo.
Scrive per noi

- Dopo aver conseguito la doppia laurea triennale nel dipartimento di Lettere moderne all’Università degli studi di Torino e Université Savoie Mont-Blanc, ottiene la laurea magistrale binazionale in Filologia moderna all’Università Sapienza di Roma e Sorbonne Université di Parigi. È fondatrice e autrice del blog “Grandi Storielle”.
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