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La scomparsa di Pietro Greco

| UGO LEONE

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La scomparsa di Pietro Greco

L’improvvisa scomparsa di Pietro Greco. Collaboratore di Rai Radio Tre e di innumerevoli testate (tra cui la nostra “.eco”), autore di molti libri, è stato definito il maggiore comunicatore scientifico di questi tempi. Nei prossimi giorni online sui nostri canali la sua ultima intervista, che ci aveva rilasciato insieme a Roberto Besana per parlare di alberi e rapporto con la Natura, nell’ambito del ciclo “Oltre la crisi”.

(Nella foto di apertura, Pietro Greco durante il suo intervento a un convegno a La Spezia, il 31 luglio 2019, su mare, ambiente e economia)

L’ultimo libro di Pietro Greco, recensito da Valerio Calzolaio su questo sito.

La notizia della morte di qualcuno genera sempre dolore.

Quando questo qualcuno si chiama Pietro Greco il dolore è quasi sopraffatto dall’incredulità.

“Non ci posso credere” è stato il commento immediato – anche il mio – di quanti hanno condiviso con me la notizia.

Poi il ricordo, i ricordi di un’amicizia di vecchia data caratterizzata da una forte comunanza di interessi e di intenti come dimostrano le tante cose fatte insieme l’uno (soprattutto io) stimolato dall’altro.

Pietro era il più grande frequentatore del sistema ferroviario italiano e in treno, fra l’altro, ha scritto di tutto. E ha preparato tutto quello che si accingeva a dire, invitando a riflettere, quanti lo invitavano in convegni, tavole rotonde, monologhi.

Anche in cucina se la cavava bene

Poi quest’anno – questo funesto anno bisesto – si è dovuto fermare. Con grande vantaggio affettivo per la famiglia che se lo è visto in casa come mai negli anni passati. In casa significa in cucina dove se la cavava bene, ma soprattutto al computer che era diventato ancor più uno strumento di comunicazione.

Uno dei tanti libri di Pietro Greco, dedicato a una grande scienziata, prima donna medico d’Europa

Comunicazione che dalla sua casa di Ischia trasmetteva anche via radio nelle settimane nelle quali toccava a lui, su Radio Tre, condurre il programma Radiotrescienza. Ma comunicazione che, per il modo in cui la faceva e per la cultura e conoscenza di cose e persone che ne arricchivano la personalità, lo ha fatto giustamente definire il maggiore comunicatore scientifico vivente. Non per caso ha diretto i master in Comunicazione scientifica della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste.

Una biografia colma di scritti

Aveva solo 65 anni. Ma anni tanto intensi da colmare pagine di una pur affrettata biografia. Era laureato in Chimica e da giornalista, scientifico naturalmente, ha scritto per “l’Unità” sino a quando è esistito questo quotidiano. Poi, da quando della carta stampata si è cominciato a far uso sempre meno frequente, la sua presenza è stata soprattutto on-line: l’ultima come caporedattore del magazine on line “Il Bo Live” dell’Università di Padova.

Nella collana La parola alle parole edita da Doppiavoce (Napoli) il recentissimo volume di Pietro Greco

Ma sino all’ultimo numero del 15 dicembre è stato una firma fissa del bel quindicinale “Rocca” della Cittadella d’Assisi. I libri non si contano. Lavoravamo insieme per la mia collana “la parola alle parole” e, solo qui, due dei dieci volumi sono suoi: E Errore e E Eti Intelligenze extraterrestri.

Da qualche mese presiedeva ad Ischia il Circolo Sadoul con la passione che ha sempre manifestato per la sua isola che, insieme, abbiamo più volte proposto potesse essere presa in considerazione dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità.

Quando ho compiuto 80 anni ha messo la notizia su Facebook scatenando una valanga di auguri. Io non potrò fare altrettanto per lui che ci ha lasciato troppo giovane.

Io lo ringrazio, ma non sono solo, per essere stato con noi.

Nel numero di dicembre 2020 un articolo di Pietro Greco su “Il futuro della politica del clima” e la recensione del libro sugli alberi, con Roberto Besana.

Scrive per noi

UGO LEONE
UGO LEONE
Già professore ordinario di politica dell'ambiente presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Napoli "Federico II". I suoi interessi scientifici e i contenuti delle sue pubblicazioni sono incentrati prevalentemente sui problemi dell'ambiente e del Mezzogiorno. E' autore di numerosi volumi e editorialista dell'edizione napoletana del quotidiano "la Repubblica". Per molti anni è stato presidente del Parco nazionale de Vesuvio.