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Materia viva: quando il rifiuto non segna la fine ma un nuovo inizio.

| Carola Speranza

Tempo di lettura: 3 minuti

Materia viva: quando il rifiuto non segna la fine ma un nuovo inizio.

Mercoledì 10 maggio, al teatro Ambra Jovinelli di Roma, si è svolta la prima visione di Materia Viva, docufilm sul riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) con testimonial di fama nazionale e internazionale. Il lungometraggio approderà presto in Rai, per poi girare per le scuole di tutta Italia. 

Nella sala di un teatro romano, di un mercoledì di maggio, con abiti lunghi ed eleganti, dopo aver sfilato su un green-carpet, fatto di erba, qualche centinaio di persone ha assistito alla prima visione del docufilm Materia Viva. All’interno dell’ambizioso programma di comunicazione, Erion Weee presenta il primo docufilm italiano, che indaga il rapporto tra tecnologia e ambiente, presentando i benefici che un’economia circolare può apportare alle nostre società, riciclando i propri RAEE.

Alcuni RAEE, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, non riciclate.

Che cosa significa RAEE?

Le nostre vite sono ormai segnate dall’utilizzo di strumenti elettrici ed elettronici. Dalla cucina, alla camera da letto, le case degli italiani proliferano di AEE, acronimo per apparecchiature elettriche ed elettroniche. Quando quest’ultime si rompono o cadono in disuso diventano RAEE, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Quest’ultime rimangono nelle nostre abitazioni, relegate in cassetti e vecchi scaffali, per anni. Molti italiani infatti, ormai attenti alle conseguenze della crisi climatica, decidono di tenere questi rifiuti in casa, non sapendo dove andarli a buttare. Secondo IPSOS 1 italiano su 2 non conosce la parola RAEE e 2 su 3 non sanno come comportarsi sostenibilmente. Attraverso il film, Materia Viva, si ritorna a supportare la formazione di un’economia circolare, partendo proprio dal riciclo dei nostri dispositivi elettronici ed elettrici.

Tanti testimonal, per una battaglia comune

Dai volti ben conosciuti nel nostro stivale, come gli sportivi Alessandro del Piero e Federica Pellegrini, passando per i racconti di Carlo Conti e Irene Grandi, fino ad arrivare ai talenti cinematografici internazionali come Susan Sarandon e Shailene Woodley.

Susan Sarandon in una scena del film.

Il racconto dell’importanza della cura dell’ambiente e del contrasto al cambiamento climatico segue differenti narrazioni, in base a diverse testimonianze, ricordi di infanzia e canzoni. Giornalisti e personaggio del mondo dello spettacolo, si alternano a figure cardine di Erion Weee, fisici climatici e divulgatori scientifici, con lo scopo di portare avanti una narrazione diversificata, ma attendibile, sul tema. Tramite lo youtuber Marcello Ascani si entra nelle case degli italiani, per indagare le loro abitudini, quasi sempre inconsapevoli e parziali, sul corretto procedimento del riciclo dei RAEE.

Quanta materia viva abbiamo in casa?

I nostri dispositivi elettrici ed elettronici sembrano essere ormai parte essenziale delle nostre vite: possiamo veramente considerarli come materia viva delle nostre giornate. Perché non li consideriamo come possibile materia viva anche quando hanno smesso di funzionare? Negli ultimi cinquant’anni abbiamo raddoppiato il prelievo delle risorse sulla Terra. Questo docufilm ci invita a cambiare direzione, a considerare quelli che sono dei veri e propri cimiteri elettrici ed elettronici nascosti nelle nostre case, come nuove fonti di risorse di materiali naturali, da cui ripartire. Pensare di poter cambiare rotta, partendo da un servizio di riciclaggio, gratuito, recandosi semplicemente all’isola ecologica della propria città, diventa una possibilità tangibile.

In una scena del film, Carlo Conti racconta la propria infanzia e cosa abbia significato l’ingresso al mondo della tecnologia per la sua generazione.

Le immagini delle estrazioni dei minerali, delle discariche dei nostri rifiuti elettrici ed elettronici in intere aeree africane, devono essere un monito. Per ricordarci di quanto i nostri rifiuti possano essere letali se buttati in maniera inconsapevole; e di come possano acquisire un valore, se riciclati, se considerati, nuovamente, materia viva.

Un docufilm per tutti noi e per le scuole

Materia viva verrà presto trasmesso su Rai 1, per poi rimanere disponibile su Rai Play. Il film, dalla forte matrice educativa, passerà, prossimamente, per differenti scuole italiane. Rimane sicuramente un film che racconta un nuovo modo di fare educazione ambientale. Non è un caso che la sua prima scena sia ripresa da un vecchio programma di Piero Angela, che, decenni fa lanciava un allarme sul corroso rapporto tra tecnologia ed ambiente. Risulta un ottimo film divulgativo. Può entrare in tutte le case degli italiani, invitando loro ad avere un corretto comportamento, per cambiare il rapporto con i nostri RAEE: tiriamoli fuori dai vecchi cassetti e facciamoli diventare materia viva.

Scrive per noi

Carola Speranza
Carola Speranza
Dopo aver conseguito la doppia laurea triennale nel dipartimento di Lettere moderne all’Università degli studi di Torino e Université Savoie Mont-Blanc, ottiene la laurea magistrale binazionale in Filologia moderna all’Università Sapienza di Roma e Sorbonne Université di Parigi. È fondatrice e autrice del blog “Grandi Storielle”.