Una conchiglia come orecchio degli echi marini

(In copertina, da sinistra: Andrea Puglisi, Raffaele Grandi e Lia Furxhi)

Lo scorso 22 aprile si è celebrata la Planet Week di cui Pianeta Azzurro come rete Weec Italia è media partner. Si è deciso pertanto di proiettare un corto cinematografico acclamato alla 79esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2020: Una balena in una conchiglia.

Una conchiglia, una cernia bruna e il mare

Le sale di Casa dell’Ambiente, in corso Moncalieri 18, hanno ospitato i relatori chiamati a parlare del corto. A fare da moderatore e presentatore della serata Andrea Puglisi, redattore e collaboratore di Pianeta Azzurro che si è districato perfettamente nel ruolo, sapendo cogliere gli input lanciati dalla stessa pellicola. Raffaele Grandi, vicepresidente dell’Associazione Triton ETS, che in veste del tutto inaspettata si è prestato a questa presentazione per promuovere il messaggio della sua associazione in modo sempre più capillare. Infine, ma non per importanza, Lia Furxhi, direttrice del Festival CinemAmbiente.

Ecco come bisogna essere! Bisogna essere come l’acqua. Niente ostacoli – essa scorre. Trova una diga, allora si ferma. La diga si spezza, scorre di nuovo. In un recipiente quadrato, è quadrata. In uno tondo, è rotonda. Ecco perché è più indispensabile di ogni altra cosa. Niente esiste al mondo più adattabile dell’acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei. – Lao Tzu

La voce narrante di Giancarlo Giannini potrebbe elencare anche la lista della spesa rendendola comunque interessante, questa volta il compito era meno arduo dato che la storia narrata sulla passione per il mare nostrum è una storia che coniuga alla perfezione coinvolgimento ed acqua. La passione di una bambina, una cernia bruna che non sarà molto fotogenica ma accompagna la bambina alla scoperta degli abissi del mare, senza avere nulla da invidiare al ben più noto Virgilio.

L’acqua si scioglie i capelli nelle cascate. – Ramon Gomez de la Serna

I messaggi che trasporta

Raffaele ci ha raccontato che le riprese sono state interamente girate nel Mediterraneo, più specificatamente in Sardegna, sottolineando come basti affacciarsi dal proprio balcone senza andare chissà dove per innamorarsi del mare (per noi torinesi, un poco più complicato). Lia ha permesso di sottolineare come la magia della settima arte posso far nascere la scintilla della passione in tanti bambini. In un mondo dove navigare non è più sinonimo di salire su una barca e andare per mare ma cercare notizie e stimoli tramite internet.

Film: oniricamente immersivo

Un commento da critica cinematografica che però rispecchia perfettamente quello che è il corto Una balena in una conchiglia. Educare e divulgare per far arrivare a più persone possibili un barlume di passione, lieve proprio come la luce del sole sotto l’acqua che si specchia sulla superficie; allo stesso modo, far appassionare alla tematica scalfendo la superficie della curiosità dei bambini per poi appassionarsi nel tempo.