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Non avete potuto vedere i film dell’ultima edizione di CinemAmbiente? Siete ancora in tempo. Scoprite qui come!

| Carola Speranza

Tempo di lettura: 3 minuti

Non avete potuto vedere i film dell’ultima edizione di CinemAmbiente? Siete ancora in tempo. Scoprite qui come!

Abbiamo seguito tutti i giorni il Festival CinemAmbiente, che ha concluso la sua XXV edizione domenica 12 giugno. Abbiamo assistito a diverse proiezioni e questi sono i nostri consigli. C’è tempo fino alla mezzanotte del 21 giugno per vederli oline.

I film sono ancora disponibili. Avete capito bene. Nonostante la fine della mostra cinematografica, i suoi film possono ancora essere visionati gratuitamente sul loro sito, attraverso openddb.streamfino alla mezzanotte del 21 giugno.

Sul sito Cinemambiente, alla sezione “Tutti film” sarà possibile visionare tutti i lungometraggi e cortometraggi in gara. Noi vi consigliamo differenti possibilità, che trattano ogni volta un argomento diverso e che ci hanno particolarmente colpito.

PLASTIC WAR

Un viaggio che parte dalle spiagge di plastica di Castel Volturno, viste con gli occhi dei suoi abitanti e del fotografo Giovanni Izzo, che da anni documenta il disastro ambientale dell’area. Un viaggio che prosegue nella città delle istituzioni europee e delle lobby della plastica: Bruxelles. Con un continuo salto dalla città che ha molto contribuito alla proliferazione della vendita di plastica, con un mercato europeo di 840 miliardi di euro, alle fotografie in bianco e nero e alle storie di riciclo in forma artistica a Castel Volturno, i registi Catia Balone e Leonardo Lo Frano lanciano il loro grido di denuncia.

STRACCI

Con la regia di Tommaso Santi, conosciamo a fondo la realtà di Prato. Città che per prima in Italia aveva intuito il business della sostenibilità, attraverso il riciclo di abiti di lana. Così quelli che fino a prima della visione avremmo definito semplicemente “stracci” ora sappiamo essere un’importante risorsa, bastione contro la Fast Fashion. Riscopriamo così la figura del cenciaiolo, prima rappresentazione di un’autentica possibilità di fare moda ecosostenibile quando non andava ancora di moda.

ONE EARTH – EVERYTHING IS CONNECTED

Non si può non parlare di uno dei più grandi e gravi disastri che ha coinvolto l’intera umanità negli ultimi due anni: la pandemia. Francesco De Angustinis si concentra proprio sulla Cina e sull’aumento della sua richiesta di carne suina degli ultimi anni. Il suo conseguente aumento di allevamenti intensivi si collega a quella che è stata definita “la Silicon Valley del cibo” in Europa che porta avanti, invece, ricerche sulla carne a base vegetale. Il cibo e il suo futuro rimangono al centro dell’intero film, diviso per capitoli tematici, a dimostrazione di come il repentino ed esiziale cambiamento su scale globale del settore alimentare sia connesso con tutti gli altri problemi legati alla crisi climatica, con dei rischi che forse non riusciamo ancora neanche ad immaginare, o forse qualcosa sì, dopo la pandemia che abbiamo tutti esperito.

THE PEACERUNNER

Fare sport per salvare il pianeta è possibile. Roberto Cavallo ha creato il progetto “Keep Clean and Run” che prevede l’attività di plogging: fare attività sportiva, di solito corsa, raccogliendo i rifiuti e ripulendo il pianeta. Ma non solo, con l’occhio di Diego Zicchetti, questo viaggio prende anche un altro significato: vengono ripercorsi i luoghi della Grande Guerra, con la bellissima cornice delle Dolomiti. È una corsa non solo per il pianeta, ma anche per la pace, che di questi tempi assume un significato ancora più forte.

Cortometraggi: DOVE TI PORTA IL VENTO – IL RESPIRO DEL RISO – CHI STA UCCIDENDO I NOSTRI LUPI

Tre cortometraggi ci portano a conoscere realtà completamente diverse: dalle migrazioni delle Gru, alla riserva di Collina Po con la sua coltivazione sostenibile del riso, fino alla specie protetta dei lupi, che, a causa dell’aumento delle sue morti, dovrebbe ottenere ancora maggior protezione.

REBELLION

Ci spostiamo dall’Italia al Regno Unito per parlare di uno dei più grandi movimenti di manifestazione della storia: le manifestazioni contro il cambiamento climatico. Il film indaga il movimento attivista, XR – Extinction Rebellion, con le parole dei suoi co-fondatori e di Farhana Yamin, che ha partecipato alla negoziazione degli accordi di Parigi. Le registe Maia Kenworthy e Elena Sánchez Bellot portano sullo schermo un contenuto essenziale per parlare di sostenibilità nei nostri giorni: la storia di tutti quei giovani che sono scesi in piazza per il proprio futuro, e, soprattutto, per il proprio presente.

Scrive per noi

Carola Speranza
Carola Speranza
Dopo aver conseguito la doppia laurea triennale nel dipartimento di Lettere moderne all’Università degli studi di Torino e Université Savoie Mont-Blanc, ottiene la laurea magistrale binazionale in Filologia moderna all’Università Sapienza di Roma e Sorbonne Université di Parigi. È fondatrice e autrice del blog “Grandi Storielle”.