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Libertà di stampa, Italia ultima in Europa. Per fortuna c’è anche una informazione “costruttiva”

| MARIO SALOMONE

Tempo di lettura: 3 minuti

Libertà di stampa, Italia ultima in Europa. Per fortuna c’è anche una informazione “costruttiva”

Il 3 maggio è la Giornata mondiale della libertà di stampa, che in Italia si celebra dal poco invidiabile quarantunesimo posto, ultima in classifica in Europa, e con circa 20 giornalisti sotto scorta. Tra minacce mafiose, precariato, scarsità di editori puri, dilagare di scandalismo e fake news, entropia della “infosfera” il nostro paese non se la passa bene e sono oltre 130 i Paesi nel mondo in cui, secondo Reporter senza frontiere, l’esercizio del giornalismo “vaccino principale” contro la disinformazione è “totalmente o parzialmente bloccato”. Anche la scuola può giocare un ruolo importante educando alla lettura dei media. E questa giornata va dedicata anche agli educatori e alle educatrici ambientali.

Per la Giornata il Movimento Mezzopieno ha lanciato la Giornata dell’informazione costruttiva (cui anche “.eco” ha aderito), riunendo i professionisti dell’informazione che danno risalto a notizie, approfondimenti, reportage e storie costruttive.

Un momento dell’intervento di Mario Salomone durante la diretta web della giornata nazionale dell’informazione costruttiva (a 6:19 della trasmissione).

Dal 1993 si celebra la Giornata mondiale della libertà di stampa. Sono molti i paesi in cui questa libertà non esiste, i giornali vengono chiusi, i giornalisti imprigionati, l’informazione (anche su Internet) censurata. A essere colpiti (spesso da proiettili e non solo dal carcere o dalle manganellate) sono ovviamente gli oppositori di dittature e regimi autoritari, ma anche chi denuncia l’inquinamento o le ecomafie o tocca i grandi interessi economici legati allo sfruttamento delle risorse naturali e alla devastazione del territorio.

Giornalisti e attivisti ambientali sono purtroppo tra i nomi più numerosi del martirologio di chi di batte per la democrazia la libertà, la salute, una civiltà più ecologica.

Anche dove vige almeno formalmente la libertà di espressione i problemi, comunque, non mancano: l’Italia, ad esempio, detiene il poco invidiabile quarantunesimo posto della classifica della libertà di stampa, ultima in classifica in Europa, con circa 20 giornalisti sotto scorta perché minacciati dalle mafie.

Il tema riguarda senz’altro anche il mondo della scuola per il possibile duplice ruolo di diffusione della lettura dei mezzi di informazione più autorevoli (e non solo del flusso confuso e spesso deviante di notizie nel caotico e ipnotico mondo dei sociale media) e di educazione a una lettura critica di giornali e altri mass media, e tutti gli operatori delle varie forme di educazione ambientale.

Gli educatori, infatti, hanno bisogno di comunicare e hanno bisogno di contrastare la disinformazione e la fake news.

Una informazione “costruttiva”

Alla Giornata mondiale della libertà di stampa in Italia si è affiancata per la prima volta la Giornata dell’informazione costruttiva (cui anche “.eco” ha aderito), promossa da “Mezzopieno”, che, come dice il nome, intende mettere in risalto notizie, approfondimenti, reportage e storie costruttive.

Il movimento Mezzopieno è una rete nata nel 2005 per la diffusione della cultura della positività e della pratica costruttiva. Attiva in tutta Italia, la rete ha fondato la prima free-press di sole buone notizie e il TG nazionale delle Buone Notizie diffusi su tutto il territorio e creati dalle Redazioni gentili locali formate da ragazzi e ragazze delle scuole e dei Comuni italiani, da team di giornalisti professionisti impegnati nella diffusione di un nuovo modello di informazione costruttiva.

Oltre 60 le testate, gli enti e le istituzioni che hanno contribuito alla giornata, una quarantina i partecipanti a quasi sette ore di maratona in diretta web.

Diamo voce a una comunità ricca di entusiasmo e creatività

Per quanto riguarda noi, come accennavo, senz’altro diamo “buone notizie”: quelle delle tante esperienze e proposte di educazione ambientale che arrivano da una comunità fatta di soggetti diversi (pubblici e privati, in genere non profit) ma tutti accomunati dall’entusiasmo e dalla motivazione, piena di inventiva e di creatività anche nel comunicare oltre che nel formare e nell’educare. E anche i comunicatori ambientali delle istituzioni vivono il loro ruolo più come una missione che un dovere d’ufficio.

La sfida per tutti noi è rendere l’informazione ambientale (strettamente, direi inestricabilmente, intrecciata con tutta l’educazione ambientale formale e non formale) continuativa e sempre più efficace. Noi ci proviamo, con la rivista “.eco” che storicamente è la voce (dal 1989) dell’educazione ambientale italiana, con altre testate su carta e web (come “il Pianeta azzurro” o “Culture della sostenibilità”), con i vari canali da YouTube a Instagram a Facebook, e lo facciamo, credo onorevolmente, con pochi mezzi e grazie a un imponente contributo di volontariato a tutti i livelli.

Facciamo informazione buona e costruttiva proponendo soluzioni, alimentando la speranza di una società più verde e più sostenibile e di una civiltà ecologica, aiutando prevenire e a combattere disastri, stimolando consapevolezza, partecipazione, cittadinanza attiva, che sono sempre buona cosa.

E quindi a tutti e tutte gli educatori e le educatrici ambientali vogliamo dedicare questa “giornata dell’educazione costruttiva”.

Scrive per noi

MARIO SALOMONE
MARIO SALOMONE
Sociologo dell'ambiente, giornalista e scrittore, Mario Salomone dirige ".eco" dalla fondazione (1989), è autore di saggi, romanzi e racconti e di numerosi articoli su quotidiani e riviste. Già professore aggregato all'Università di Bergamo, è Segretario generale della rete mondiale di educazione ambientale WEEC, che realizza ogni due anni i congressi del settore.